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Re: Rassegna Stampa del Regno
rextiffany ha scritto:Cari volevo farvi sapere, per chi ancora non ne è a conoscenza, che uscirà di nuovo nelle sale, in versione restaurata, il capolavoro di Blake Edwards "Colazione da Tiffany", il 9 novenbre e solo per un giorno
http://www.nexodigital.it/1/id_199/Colazione-da-Tiffany.asp
a questo link potrete trovare il cinema più vicino a voi che aderisce all'iniziativa, se siete interessati alla visione di questo film mito
io spero di poter andare, anche se ho visto il film un milione di volte, l'ultima delle quali lunedì sera su skyma è troppo bello
.....chissà Rex chi vorrebbe essere nel film...?

mariomorelli- Messaggi : 1599
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: Rassegna Stampa del Regno
mariomorelli ha scritto:rextiffany ha scritto:Cari volevo farvi sapere, per chi ancora non ne è a conoscenza, che uscirà di nuovo nelle sale, in versione restaurata, il capolavoro di Blake Edwards "Colazione da Tiffany", il 9 novenbre e solo per un giorno
http://www.nexodigital.it/1/id_199/Colazione-da-Tiffany.asp
a questo link potrete trovare il cinema più vicino a voi che aderisce all'iniziativa, se siete interessati alla visione di questo film mito
io spero di poter andare, anche se ho visto il film un milione di volte, l'ultima delle quali lunedì sera su skyma è troppo bello
.....chissà Rex chi vorrebbe essere nel film...?![]()
caro Mario non vorrei essere Holly, ho probabilmente qualcosa che mi accomuna a lei oltre il gatto, ma per il resto non mi somiglia per niente

anche se, confesso, mi piacerebbe somigliare ad una donna elegante e splendida come Audrey Hepburn

tu invece chissà se prenderesti il posto dello scrittore Paul?


rextiffany- Messaggi : 1675
Data d'iscrizione : 29.04.11
Età : 41
Re: Rassegna Stampa del Regno
Ovviamente Rex.... ovviamente

mariomorelli- Messaggi : 1599
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: Rassegna Stampa del Regno
mariomorelli ha scritto:Ovviamente Rex.... ovviamente![]()

rextiffany- Messaggi : 1675
Data d'iscrizione : 29.04.11
Età : 41
Re: Rassegna Stampa del Regno
mariomorelli ha scritto:rextiffany ha scritto:Cari volevo farvi sapere, per chi ancora non ne è a conoscenza, che uscirà di nuovo nelle sale, in versione restaurata, il capolavoro di Blake Edwards "Colazione da Tiffany", il 9 novenbre e solo per un giorno
http://www.nexodigital.it/1/id_199/Colazione-da-Tiffany.asp
a questo link potrete trovare il cinema più vicino a voi che aderisce all'iniziativa, se siete interessati alla visione di questo film mito
io spero di poter andare, anche se ho visto il film un milione di volte, l'ultima delle quali lunedì sera su skyma è troppo bello
.....chissà Rex chi vorrebbe essere nel film...?![]()
----mariooo...ma ovvio...il personaggio è lei!!...l'ho visto di recente...è chiaro, rex si identificain lei...e ci assomiglia...ah ...tempo fà qualcuno ha detto che la + esaurita del forum è tiffy....NON CI PROVATE....LA PALMA è MIA!....a meno che si vuol correre il rischio che torni megalitico(..con dispiacere di varasany..)..cheme la RIDAREBBE..![]()
telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: Rassegna Stampa del Regno
è arrivato il momento di buttare già dal trono questi pezzi di merda con le cattive
leggete...
Subject: I:Acqua Rubata dal Presidente Della Repubblica Italiana
Sig.Napolitano
Referendum sull'acqua: volontà popolare imprigionata nei cavilli giuridici
dei gestori
Subito dopo l'esito della consultazione popolare del 12 e 13 giugno scorsi,
l'Acea ha chiesto rassicurazioni sul mantenimento degli accordi stipulati a
Giulio Napolitano, avvocato, esperto del settore e figlio del Presidente
della Repubblica. Secondo il parere legale, l'esito dei quesiti non sarebbe
sufficiente a intaccare gli interessi delle società idriche. Ecco perché:
Siamo al paradosso Il presidente Della Repubblica Italiana il Sig.Giorgio
Napolitano colui che dovrebbe proteggere la Costituzione Italiana (vedi
referendum Sulla Privatizzazione dell'acqua pubblica).Tramite Il figlio Il
Sig.Giulio Napolitano dice che 27.000.000 milioni di Italiani che si sono
recati alle urne il 12/13 /giugno 2011per votare contro la privatizzazione
dell'acqua ai privati,non conta nulla!!.... Il colle e alla stessa stregua
di tutti quei politici che sono al parlamento che hanno rovinato L'italia e
che continuano imperterriti a rovinarla,c'e bisogno di massa sulle piazze e
non solo ad urlare slogan....!!!! italiani Svegliatevi!!....
Il Sì all'acqua pubblica uscito dalle urne lo scorso giugno rischia di
vedere i suoi effetti allontanarsi nel tempo, imprigionando la volontà
popolare nelle pastoie giuridiche della giustizia amministrativa. E' questa
la tattica che i gestori privati dell'acqua hanno messo in campo subito dopo
il voto dei ventisette milioni di italiani il 12 e 13 giugno scorsi,
preparando le battaglie legali che potranno affollare i Tribunali nei
prossimi mesi.
La mossa avviata da Acea - primo operatore idrico, società quotata in Borsa
- che ha chiesto ad un giurista esperto quali armi tecniche utilizzare per
contrastare la volontà dei cittadini italiani, è arrivata all'indomani del
voto, dopo un Consiglio di amministrazione dove predominavano le facce cupe.
Un parere contenuto in un documento di sedici pagine - che
ilfattoquotidiano.it ha potuto consultare - con la pesante firma
dell'avvocato Giulio Napolitano, ordinario di diritto pubblico a Roma Tre,
uno dei due figli del Presidente della Repubblica - che gira dallo scorso
giugno riservatamente tra i gestori dell'acqua, citato nei Consigli di
amministrazione di tante Spa che si occupano di risorse idriche. Un dossier
articolato, inviato a Renato Conti, manager della multinazionale romana, a
capo della Direzione funzione legale, quando nelle piazze ancora si
festeggiava la vittoria dei Sì.
Due i quesiti che Acea ha posto poche ore dopo il risultato del referendum:
"Conoscere il nuovo assetto normativo dei servizi pubblici locali,
verificando la legittimità delle convenzioni" e "un parere in merito alla
nuova disciplina delle tariffa", chiedendo lumi sulla "legittimità e
validità degli atti stipulati". In altre parole Acea voleva essere
rassicurata dalla voce autorevole di Giulio Napolitano sul mantenimento di
quelle condizioni di gestione dell'acqua contestate da tanti comitati che
avevano portato milioni di italiani ad esprimere il loro voto per una
gestione pubblica del servizio idrico integrato.
L'importanza del documento - di per se assolutamente legittimo - sta nella
data, il 24 giugno 2011. L'interpretazione giuridica contenuta anticipa le
tesi sostenute poi in tutta Italia dalle Autorità d'Ambito, che fino ad oggi
hanno negato la riduzione delle bollette dopo l'abrogazione referendaria del
7% di profitto garantito.
Acqua pubblica <http://www.slideshare.net/ilfattoquotidiano/acqua-pubblica>
leggete...
Subject: I:Acqua Rubata dal Presidente Della Repubblica Italiana
Sig.Napolitano
Referendum sull'acqua: volontà popolare imprigionata nei cavilli giuridici
dei gestori
Subito dopo l'esito della consultazione popolare del 12 e 13 giugno scorsi,
l'Acea ha chiesto rassicurazioni sul mantenimento degli accordi stipulati a
Giulio Napolitano, avvocato, esperto del settore e figlio del Presidente
della Repubblica. Secondo il parere legale, l'esito dei quesiti non sarebbe
sufficiente a intaccare gli interessi delle società idriche. Ecco perché:
Siamo al paradosso Il presidente Della Repubblica Italiana il Sig.Giorgio
Napolitano colui che dovrebbe proteggere la Costituzione Italiana (vedi
referendum Sulla Privatizzazione dell'acqua pubblica).Tramite Il figlio Il
Sig.Giulio Napolitano dice che 27.000.000 milioni di Italiani che si sono
recati alle urne il 12/13 /giugno 2011per votare contro la privatizzazione
dell'acqua ai privati,non conta nulla!!.... Il colle e alla stessa stregua
di tutti quei politici che sono al parlamento che hanno rovinato L'italia e
che continuano imperterriti a rovinarla,c'e bisogno di massa sulle piazze e
non solo ad urlare slogan....!!!! italiani Svegliatevi!!....
Il Sì all'acqua pubblica uscito dalle urne lo scorso giugno rischia di
vedere i suoi effetti allontanarsi nel tempo, imprigionando la volontà
popolare nelle pastoie giuridiche della giustizia amministrativa. E' questa
la tattica che i gestori privati dell'acqua hanno messo in campo subito dopo
il voto dei ventisette milioni di italiani il 12 e 13 giugno scorsi,
preparando le battaglie legali che potranno affollare i Tribunali nei
prossimi mesi.
La mossa avviata da Acea - primo operatore idrico, società quotata in Borsa
- che ha chiesto ad un giurista esperto quali armi tecniche utilizzare per
contrastare la volontà dei cittadini italiani, è arrivata all'indomani del
voto, dopo un Consiglio di amministrazione dove predominavano le facce cupe.
Un parere contenuto in un documento di sedici pagine - che
ilfattoquotidiano.it ha potuto consultare - con la pesante firma
dell'avvocato Giulio Napolitano, ordinario di diritto pubblico a Roma Tre,
uno dei due figli del Presidente della Repubblica - che gira dallo scorso
giugno riservatamente tra i gestori dell'acqua, citato nei Consigli di
amministrazione di tante Spa che si occupano di risorse idriche. Un dossier
articolato, inviato a Renato Conti, manager della multinazionale romana, a
capo della Direzione funzione legale, quando nelle piazze ancora si
festeggiava la vittoria dei Sì.
Due i quesiti che Acea ha posto poche ore dopo il risultato del referendum:
"Conoscere il nuovo assetto normativo dei servizi pubblici locali,
verificando la legittimità delle convenzioni" e "un parere in merito alla
nuova disciplina delle tariffa", chiedendo lumi sulla "legittimità e
validità degli atti stipulati". In altre parole Acea voleva essere
rassicurata dalla voce autorevole di Giulio Napolitano sul mantenimento di
quelle condizioni di gestione dell'acqua contestate da tanti comitati che
avevano portato milioni di italiani ad esprimere il loro voto per una
gestione pubblica del servizio idrico integrato.
L'importanza del documento - di per se assolutamente legittimo - sta nella
data, il 24 giugno 2011. L'interpretazione giuridica contenuta anticipa le
tesi sostenute poi in tutta Italia dalle Autorità d'Ambito, che fino ad oggi
hanno negato la riduzione delle bollette dopo l'abrogazione referendaria del
7% di profitto garantito.
Acqua pubblica <http://www.slideshare.net/ilfattoquotidiano/acqua-pubblica>
Re: Rassegna Stampa del Regno
E' morta Whitney Houston
NEW YORK - E' morta nel giorno dei Grammy, alla vigilia degli Oscar della Musica: Whitney Houston, 48 anni, una pioggia di statuette, 170 milioni di dischi venduti e una vita da diva che da anni era diventata un inferno, non ce l'ha fatta a sopravvivere alla sua fama in declino. La Regina del Pop, la Voce, come era stata nominata. Ma non solo. Anche il Corpo della Musica, lo splendido corpo di "The Bodyguard", il film che ne ha incastonato la carriera prima che la depressione e la droga strangolassero la sua voce e la sua anima.
Whitney si trovava a Los Angeles per partecipare a un evento collegato alla consegna dei Grammy. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua stanza d'albergo al quarto piano del Beverly Hilton hotel, a Beverly Hills. A dare l'allarme sarebbe stato il compagno, il cantante Ray-J. L'annuncio della morte è arrivato dalla sua pierre Kristen Forster che però non ha specificato le cause del decesso.
Leggendari i suoi successi, da "How Willi I Know" a "I Will Always Love You", così come le battaglie con l'alcol e gli stupefacenti. E nel mito dello showbusiness è già entrato il suo matrimonio con Bobby Brown, anche quello tempestoso come la sua carriera.
All'apice del successo negli anni 80 e 90, Withney aveva la musica nel suo Dna, cugina di un'altra grande, Dionne Warwick, figlioccia di un mito chiamato Aretha Franklin. Poteva avere tutto e tutto aveva avuto. Poi il declino, la depressione, le droghe appunto e il ritorno alla fine degli
anni 2009, quel "I Look To You" che la riporta ai primi posti delle classifiche. Sembra rinata davvero e confessa in tv da Oprah Winfrey che sì, aveva fatto uso di droghe, ma adesso era pulita, era tutto finito. Poi nella primavera scorsa un'altra ricaduta, l'ennesimo centro di riabilitazione, i soliti paparazzi che in vent'anni l'hanno inseguita prima bellissima e poi con quel faccione irriconoscibile.
"Withney, riposa in pace, non ci sarà mai più un'altra come te": così, sulla sua pagina Facebook, Lenny Kravitz ha aperto i necrologi vip. "Ho il cuore spezzato e sono in lacrime per la morte scioccante del mio amica, l'incomparabile Whitney Houston ", ha scritto la cantante Mariah Carey su Twitter.
E' stata la diva che ha segnato il nuovo soul: l'anello indissolubile tra la generazione delle Aretha e Diana Ross a quella di Beyonce e dintorni. Le ultime cronache di qualche giorno fa. Doveva ereditare il trono di Paul Abdul a "X Factor": da regina della musica a regina del reality show della canzone. Strappata, nella morte, dall'ultima umiliazione.
NEW YORK - E' morta nel giorno dei Grammy, alla vigilia degli Oscar della Musica: Whitney Houston, 48 anni, una pioggia di statuette, 170 milioni di dischi venduti e una vita da diva che da anni era diventata un inferno, non ce l'ha fatta a sopravvivere alla sua fama in declino. La Regina del Pop, la Voce, come era stata nominata. Ma non solo. Anche il Corpo della Musica, lo splendido corpo di "The Bodyguard", il film che ne ha incastonato la carriera prima che la depressione e la droga strangolassero la sua voce e la sua anima.
Whitney si trovava a Los Angeles per partecipare a un evento collegato alla consegna dei Grammy. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua stanza d'albergo al quarto piano del Beverly Hilton hotel, a Beverly Hills. A dare l'allarme sarebbe stato il compagno, il cantante Ray-J. L'annuncio della morte è arrivato dalla sua pierre Kristen Forster che però non ha specificato le cause del decesso.
Leggendari i suoi successi, da "How Willi I Know" a "I Will Always Love You", così come le battaglie con l'alcol e gli stupefacenti. E nel mito dello showbusiness è già entrato il suo matrimonio con Bobby Brown, anche quello tempestoso come la sua carriera.
All'apice del successo negli anni 80 e 90, Withney aveva la musica nel suo Dna, cugina di un'altra grande, Dionne Warwick, figlioccia di un mito chiamato Aretha Franklin. Poteva avere tutto e tutto aveva avuto. Poi il declino, la depressione, le droghe appunto e il ritorno alla fine degli
anni 2009, quel "I Look To You" che la riporta ai primi posti delle classifiche. Sembra rinata davvero e confessa in tv da Oprah Winfrey che sì, aveva fatto uso di droghe, ma adesso era pulita, era tutto finito. Poi nella primavera scorsa un'altra ricaduta, l'ennesimo centro di riabilitazione, i soliti paparazzi che in vent'anni l'hanno inseguita prima bellissima e poi con quel faccione irriconoscibile.
"Withney, riposa in pace, non ci sarà mai più un'altra come te": così, sulla sua pagina Facebook, Lenny Kravitz ha aperto i necrologi vip. "Ho il cuore spezzato e sono in lacrime per la morte scioccante del mio amica, l'incomparabile Whitney Houston ", ha scritto la cantante Mariah Carey su Twitter.
E' stata la diva che ha segnato il nuovo soul: l'anello indissolubile tra la generazione delle Aretha e Diana Ross a quella di Beyonce e dintorni. Le ultime cronache di qualche giorno fa. Doveva ereditare il trono di Paul Abdul a "X Factor": da regina della musica a regina del reality show della canzone. Strappata, nella morte, dall'ultima umiliazione.
Re: Rassegna Stampa del Regno
da Il Sole 24 Ore
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-02-22/contrordine-neutrini-sono-veloci-213957.shtml?uuid=AaGOo6vE
Contrordine: i neutrini non sono più veloci della luce
Sarebbe un cavo in fibra ottica il colpevole della velocità dei neutrini, risultata inaspettatamente in settembre superiore a quella della luce in un esperimento in gran parte italiano. La ragione dell'errore è rivelata dal ben informato "Science" , anche se mancano conferme ufficiali al momento.
Sparati da Ginevra, dal centro di fisica nucleare del Cern, dopo 700 chilometri, percorsi in pochi attimi, i neutrini erano arrivati ai laboratori nazionali dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, Infn, del Gran Sasso in men che non si dica, anzi ancora meno.
Per la precisione erano arrivati 60 millesimi di secondo prima di quanto avrebbero dovuto, viaggiando alla velocità della luce. Più veloce della luce ? Un risultato che aveva messo a soqquadro il mondo della fisica mondiale, dato che avrebbe portato a rivedere le basi di questa importante disciplina. Nulla infatti, secondo le teorie correnti può portare informazione ad una velocità superiore a quella della luce.
Misure incredibilmente delicate, anche perché le apparecchiature in questione, sia a Ginevra che al Gran Sasso, sono molto complesse, alte come una casa e con chilometri di cavi. E poi le misure di tempo e spazio, fatte con il GPS, sulla base di 700 chilometri sono tali, a quel livello, che mille piccoli effetti possono rendere vano il tentativo di misurare con precisione del millesimo di secondo e di millimetro.
Ora sembrerebbe che l'errore sia stato trovato perché rivedendo pezzo per pezzo tutto l'esperimento, e i pezzi importanti da controllare sono centinaia, si è trovato che un cattivo collegamento fra fibra ottica e un computer dell'esperimento potrebbe aver causato esattamente un ritardo di 60 millesimi di secondo. Ora ovviamente si cerca di trovare un errore nell'errore. Per cambiare la teoria della relatività e tutto il resto della fisica, insomma, la cautela e un sano sospetto non sono mai troppi.
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-02-22/contrordine-neutrini-sono-veloci-213957.shtml?uuid=AaGOo6vE
Contrordine: i neutrini non sono più veloci della luce
Sarebbe un cavo in fibra ottica il colpevole della velocità dei neutrini, risultata inaspettatamente in settembre superiore a quella della luce in un esperimento in gran parte italiano. La ragione dell'errore è rivelata dal ben informato "Science" , anche se mancano conferme ufficiali al momento.
Sparati da Ginevra, dal centro di fisica nucleare del Cern, dopo 700 chilometri, percorsi in pochi attimi, i neutrini erano arrivati ai laboratori nazionali dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, Infn, del Gran Sasso in men che non si dica, anzi ancora meno.
Per la precisione erano arrivati 60 millesimi di secondo prima di quanto avrebbero dovuto, viaggiando alla velocità della luce. Più veloce della luce ? Un risultato che aveva messo a soqquadro il mondo della fisica mondiale, dato che avrebbe portato a rivedere le basi di questa importante disciplina. Nulla infatti, secondo le teorie correnti può portare informazione ad una velocità superiore a quella della luce.
Misure incredibilmente delicate, anche perché le apparecchiature in questione, sia a Ginevra che al Gran Sasso, sono molto complesse, alte come una casa e con chilometri di cavi. E poi le misure di tempo e spazio, fatte con il GPS, sulla base di 700 chilometri sono tali, a quel livello, che mille piccoli effetti possono rendere vano il tentativo di misurare con precisione del millesimo di secondo e di millimetro.
Ora sembrerebbe che l'errore sia stato trovato perché rivedendo pezzo per pezzo tutto l'esperimento, e i pezzi importanti da controllare sono centinaia, si è trovato che un cattivo collegamento fra fibra ottica e un computer dell'esperimento potrebbe aver causato esattamente un ritardo di 60 millesimi di secondo. Ora ovviamente si cerca di trovare un errore nell'errore. Per cambiare la teoria della relatività e tutto il resto della fisica, insomma, la cautela e un sano sospetto non sono mai troppi.
stanno arrivando gli Alieni
Ebbene si,stanno arrivando
Sembra che arriveranno verso la fine del 2012
stai a vedere che sarà il 12/12/2012
http://affaritaliani.libero.it/rubriche/confini_realta/tre-gigantesche-astronavi-si-dirigono-verso-la-terra.html

Sembra che arriveranno verso la fine del 2012

stai a vedere che sarà il 12/12/2012

http://affaritaliani.libero.it/rubriche/confini_realta/tre-gigantesche-astronavi-si-dirigono-verso-la-terra.html
Re: Rassegna Stampa del Regno
Fidarsi è bene, ma non fidarsi..(se di
fido poi..)
Ricordate fido?..No non sto
parlando del simpatico amico dell’uomo a quattro zampe, ma di un’impresa che
tentò la telecom negli anni 90.
Ricordate che in quegli anni proprio la telecom varò il
telefonino con la sua consociata Tim? Allora
si chiamava cellulare, e negli anni a
venire diventerà definitivamente l’amicale “telefonino “
Il cellulare nei primi anni
90 era un oggetto costoso(circa 2 milioni di vecchie lire), ingombrante,pesante,
era sinonimo di uno status; manager, libero professionista medio-alto,
dirigente ecc..Più tardi diventerà anche simbolo di tamarraggine di truzzi di
varie sfumature, che lo esibivano anch’essi come status.E più tardi ancora
diventerà definitivamente l’oggetto di
uso quotidiano e popolare alla portata di tutti.E fido? Cosa c’entra col
cellulare?È un derivato? È un tipo di cellulare?Un tentativo di un nuovo
servizio?
Si è una specie di cellulare
e un tentativo di servizio ,anche se non esattamente. Ma faccio ancora qualche
premessa prima di entrare nei dettagli.
La Tim, consociata della
telecom nei primi anni la faceva da
padrona assoluta nel mercato della telefonia mobile, non c’era concorrenza e
applicava le tariffe che voleva.Telefonare col cellulare costava più di 1500
lire al minuto, per scendere a 170 lire dopo le 20 o le 20,30.Sempre 170 lire
il sabato credo dopo le 12 , e la domenica e i festivi senza fasce
orarie.Insomma di giorno solo certe categorie potevano telefonare…
All’incirca nel 1995
l’industriale De Benedetti tenta l’avventura ,con l’allora Omnitel,nella telefonia mobile, e cosi la
Tim si trova un concorrente.
Molti ritenevano che
l’investimento nel businnes dei telefonini, da parte di De Benedetti fosse quantomeno
un grosso azzardo.Trovare un mercato ad un oggetto ed un servizio comunque
costoso, e comunque non alla portata di tutti, non sembrava un’impresa
facile.Inoltre gli anni 90 erano anni di crisi… Però guardando come sono andate
le cose De Benedetti aveva visto giusto:Quando gli imprenditori italiani si
danno da fare, qualche capacità ce l’hanno…Si ma fido?..C’erano 2 gestori di
telefonia mobile, ma fido?Cos’era fido e che servizio ambiva a diventare?
Fido era stato proposto proprio come “alternativa” alla
telefonia cellulare.Una specie di supercordless che utilizzava il sistema D.E.C.T., che sta per “Digital Enhanced Cordless Telecommunication”, una
“tecnologia di accesso radio” che lavora tra i 1880 e i 1900 Mhz permettendo di
connettere un terminale ad una rete di telecomunicazione.L’idea era quella di far
diventare il proprio telefono di casa un “senza fili” e “senza pareti” da
portare in giro per tutta la città. Le telefonate venivano deviate dalla base
casalinga del telefono sul cordless trasformandolo in un cellulare.
Il cordless trasmetteva e
riceveva nel raggio d’azione di 400 metri, con dei ripetitori sparsi in tutta
la città, che ne garantivano la copertura. I ripetitori sono quelle specie di
antennine cornute sopra le cabine telefoniche( e se qualcuno non sapeva cosa fossero, ora lo sa!) Una trentina le città italiane a fare da campione.Il
costo delle telefonate era contenuto in città e zone limitrofe, e aumentava
quando uscivi dalla zona della città.Tra i maggiori problemi che il sistema
presentava c’era l’impossibilità di parlare in movimento,(non potevi superare i
40 km orari) la scarsa copertura della rete negli interni, e i
costi,(300/400.000 lire!) paragonabili a quelli dei cellulari che però
garantivano una maggiore affidabilità e un miglior segnale.Per giunta c’era
anche l’idea di far pagare anche chi riceveva la chiamata.E Omnitel?Non stette
certo a guardare!Offri più o meno lo stesso servizio all’interno della città,
con la tariffazione simile, e con un’area geografica simile .“City”chiamò
quell’offerta di servizio, e nelle intenzioni era la concorrenza a fido.
Con la grande differenza che
più o meno allo stesso costo di un cordless dect, ti compravi un cellulare
omnitel che non aveva gli inconvenienti di fido.
Come è finita allora l’avventura
di fido?Ne avete più sentito parlare?Beh
lo potete desumere dalla ruggine che hanno le antennine cornute sulle
cabine del telefono, tuttora presenti in città.
Forse il cordless dect troverà posto in una prossima
edizione della trasmissione “anima mia”di Fabio Fazio assieme alle clic clac e
il borsello da polso.Pare che un parziale riciclo delle antennine di fido sia
stato usato dal gestore 3G per la tecnologia UMTS…
All’epoca fui molto tentato da fido, ero
ad un pelo dall’acquistarlo..per fortuna non l’ho fatto
La Telecom si
era lanciata sulla licenza Dect
investendo più di 1.000 miliardi,
erano ancore lire e soldi pubblici, ma i soli 150.000 abbonati al servizio decretarono un clamoroso
fallimento che si consumò definitivamente nel 2001 con il ritiro di Fido
E pensare che fido è il miglior amico dell’uomo…


fido poi..)
di
TELEMACO
TELEMACO
Ricordate fido?..No non sto
parlando del simpatico amico dell’uomo a quattro zampe, ma di un’impresa che
tentò la telecom negli anni 90.
Ricordate che in quegli anni proprio la telecom varò il
telefonino con la sua consociata Tim? Allora
si chiamava cellulare, e negli anni a
venire diventerà definitivamente l’amicale “telefonino “
Il cellulare nei primi anni
90 era un oggetto costoso(circa 2 milioni di vecchie lire), ingombrante,pesante,
era sinonimo di uno status; manager, libero professionista medio-alto,
dirigente ecc..Più tardi diventerà anche simbolo di tamarraggine di truzzi di
varie sfumature, che lo esibivano anch’essi come status.E più tardi ancora
diventerà definitivamente l’oggetto di
uso quotidiano e popolare alla portata di tutti.E fido? Cosa c’entra col
cellulare?È un derivato? È un tipo di cellulare?Un tentativo di un nuovo
servizio?
Si è una specie di cellulare
e un tentativo di servizio ,anche se non esattamente. Ma faccio ancora qualche
premessa prima di entrare nei dettagli.
La Tim, consociata della
telecom nei primi anni la faceva da
padrona assoluta nel mercato della telefonia mobile, non c’era concorrenza e
applicava le tariffe che voleva.Telefonare col cellulare costava più di 1500
lire al minuto, per scendere a 170 lire dopo le 20 o le 20,30.Sempre 170 lire
il sabato credo dopo le 12 , e la domenica e i festivi senza fasce
orarie.Insomma di giorno solo certe categorie potevano telefonare…
All’incirca nel 1995
l’industriale De Benedetti tenta l’avventura ,con l’allora Omnitel,nella telefonia mobile, e cosi la
Tim si trova un concorrente.
Molti ritenevano che
l’investimento nel businnes dei telefonini, da parte di De Benedetti fosse quantomeno
un grosso azzardo.Trovare un mercato ad un oggetto ed un servizio comunque
costoso, e comunque non alla portata di tutti, non sembrava un’impresa
facile.Inoltre gli anni 90 erano anni di crisi… Però guardando come sono andate
le cose De Benedetti aveva visto giusto:Quando gli imprenditori italiani si
danno da fare, qualche capacità ce l’hanno…Si ma fido?..C’erano 2 gestori di
telefonia mobile, ma fido?Cos’era fido e che servizio ambiva a diventare?
Fido era stato proposto proprio come “alternativa” alla
telefonia cellulare.Una specie di supercordless che utilizzava il sistema D.E.C.T., che sta per “Digital Enhanced Cordless Telecommunication”, una
“tecnologia di accesso radio” che lavora tra i 1880 e i 1900 Mhz permettendo di
connettere un terminale ad una rete di telecomunicazione.L’idea era quella di far
diventare il proprio telefono di casa un “senza fili” e “senza pareti” da
portare in giro per tutta la città. Le telefonate venivano deviate dalla base
casalinga del telefono sul cordless trasformandolo in un cellulare.
Il cordless trasmetteva e
riceveva nel raggio d’azione di 400 metri, con dei ripetitori sparsi in tutta
la città, che ne garantivano la copertura. I ripetitori sono quelle specie di
antennine cornute sopra le cabine telefoniche( e se qualcuno non sapeva cosa fossero, ora lo sa!) Una trentina le città italiane a fare da campione.Il
costo delle telefonate era contenuto in città e zone limitrofe, e aumentava
quando uscivi dalla zona della città.Tra i maggiori problemi che il sistema
presentava c’era l’impossibilità di parlare in movimento,(non potevi superare i
40 km orari) la scarsa copertura della rete negli interni, e i
costi,(300/400.000 lire!) paragonabili a quelli dei cellulari che però
garantivano una maggiore affidabilità e un miglior segnale.Per giunta c’era
anche l’idea di far pagare anche chi riceveva la chiamata.E Omnitel?Non stette
certo a guardare!Offri più o meno lo stesso servizio all’interno della città,
con la tariffazione simile, e con un’area geografica simile .“City”chiamò
quell’offerta di servizio, e nelle intenzioni era la concorrenza a fido.
Con la grande differenza che
più o meno allo stesso costo di un cordless dect, ti compravi un cellulare
omnitel che non aveva gli inconvenienti di fido.
Come è finita allora l’avventura
di fido?Ne avete più sentito parlare?Beh
lo potete desumere dalla ruggine che hanno le antennine cornute sulle
cabine del telefono, tuttora presenti in città.
Forse il cordless dect troverà posto in una prossima
edizione della trasmissione “anima mia”di Fabio Fazio assieme alle clic clac e
il borsello da polso.Pare che un parziale riciclo delle antennine di fido sia
stato usato dal gestore 3G per la tecnologia UMTS…
All’epoca fui molto tentato da fido, ero
ad un pelo dall’acquistarlo..per fortuna non l’ho fatto
La Telecom si
era lanciata sulla licenza Dect
investendo più di 1.000 miliardi,
erano ancore lire e soldi pubblici, ma i soli 150.000 abbonati al servizio decretarono un clamoroso
fallimento che si consumò definitivamente nel 2001 con il ritiro di Fido
E pensare che fido è il miglior amico dell’uomo…


telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
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