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L'angolo della poesia
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Re: L'angolo della poesia
Una piccola consolazione: ho trovato Goethe e il Divano Occidentale Orientale
adesso vedo di trovare qualcosa di bello da postare 


varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
ok, missione Divan di Hafez. Cominciamo le ricerche?varanasy ha scritto:Ho recuperato un po' di dispense e, delusione!
Il Divan che ricordavo è il Divan Occidentale-Orientale di Goethe la cui prima edizione è del 1819, nato su ispirazione del Canzoniere del nostro Hafez che, fu pubblicato integralmente tra il 1812/13 in Europa nella versione di Joseph von Hammer.
Per farla breve, non ho estratti del Divan che ci interessa, purtroppo...![]()
Io però adesso lo voglio. Ho cercato in rete ma non l'ho trovato
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:ok, missione Divan di Hafez. Cominciamo le ricerche?varanasy ha scritto:Ho recuperato un po' di dispense e, delusione!
Il Divan che ricordavo è il Divan Occidentale-Orientale di Goethe la cui prima edizione è del 1819, nato su ispirazione del Canzoniere del nostro Hafez che, fu pubblicato integralmente tra il 1812/13 in Europa nella versione di Joseph von Hammer.
Per farla breve, non ho estratti del Divan che ci interessa, purtroppo...![]()
Io però adesso lo voglio. Ho cercato in rete ma non l'ho trovato



varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
RASSEGNAZIONE
"Ti consumi con tanta gentilezza,
ti struggi, e fai canzoni tanto splendide?"
Il poeta
Mi tratta da nemico,
l'amore. Certo, ammetto:
canto col cuore greve.
Ma guarda le candele:
fanno luce, e si struggono.
__________
Cercava un posto, la pena d'amore,
davvero desolato e solitario:
vide deserto il mio cuore
e si annidò in quel vuoto.
J.W. Goethe - Divano Occidentale-Orientale
(la seconda strofa è il rifacimento di una di Hafez)
"Ti consumi con tanta gentilezza,
ti struggi, e fai canzoni tanto splendide?"
Il poeta
Mi tratta da nemico,
l'amore. Certo, ammetto:
canto col cuore greve.
Ma guarda le candele:
fanno luce, e si struggono.
__________
Cercava un posto, la pena d'amore,
davvero desolato e solitario:
vide deserto il mio cuore
e si annidò in quel vuoto.
J.W. Goethe - Divano Occidentale-Orientale
(la seconda strofa è il rifacimento di una di Hafez)
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
SOGNO E REALTA'
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
Kahlil Gibran "A treasury of Kahlil Gibran"
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
Kahlil Gibran "A treasury of Kahlil Gibran"
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Mi vedi... con ogni mio respiro cresce il mio dolore
Ti vedo... con ogni tuo respiro cresce il mio desiderio
Non smetterò di pretenderti fin quando non sarò che terra.
E anche in quell'istante quando passerai sulla mia tomba la polvere della mia esistenza si poserà sul tuo vestito, per riprovare ancora una volta il calore che mi hai donato, quando ero in vita.
brevi assaggi di Hafez...
Ti vedo... con ogni tuo respiro cresce il mio desiderio
Non smetterò di pretenderti fin quando non sarò che terra.
E anche in quell'istante quando passerai sulla mia tomba la polvere della mia esistenza si poserà sul tuo vestito, per riprovare ancora una volta il calore che mi hai donato, quando ero in vita.
brevi assaggi di Hafez...
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Adesso che placata è la lussuria
sono rimasto con i sensi vuoti,
neppur desideroso di morire.
Ignoro se ci sia nel mondo ancora
chi pensi a me e se mio padre viva.
Evito di pensarci solamente.
Ché ogni pensiero di dolore adesso
mi sembrerebbe suscitato ad arte.
Sento d'esser passato oltre quel limite
nel qual si è tanto umani per soffrire,
e che quel bene non m'è più dovuto,
perché soffrire della colpa è un bene.
Mi lascio accarezzare dalla brezza,
illuminare dai fanali, spingere
dalla gente che passa, incurioso
come nave senz'ancora né vela
che abbandona la sua carcassa all'onda.
Ed aspetto così, senza pensiero
e senza desiderio, che di nuovo
per la vicenda eterna delle cose
la volontà di vivere ritorni.
Camillo Sbarbaro da Pianissimo
sono rimasto con i sensi vuoti,
neppur desideroso di morire.
Ignoro se ci sia nel mondo ancora
chi pensi a me e se mio padre viva.
Evito di pensarci solamente.
Ché ogni pensiero di dolore adesso
mi sembrerebbe suscitato ad arte.
Sento d'esser passato oltre quel limite
nel qual si è tanto umani per soffrire,
e che quel bene non m'è più dovuto,
perché soffrire della colpa è un bene.
Mi lascio accarezzare dalla brezza,
illuminare dai fanali, spingere
dalla gente che passa, incurioso
come nave senz'ancora né vela
che abbandona la sua carcassa all'onda.
Ed aspetto così, senza pensiero
e senza desiderio, che di nuovo
per la vicenda eterna delle cose
la volontà di vivere ritorni.
Camillo Sbarbaro da Pianissimo
varanasy- Messaggi : 1553
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Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
VI
Anima che fuggire vuoi te stessa,
che vai cercando nelle altre, insensata?
Se in te secca è la fonte del conforto,
secche tutte le fonti troverai.
Ci sono, è vero, ancora stelle in cielo
e nella terra fiori profumati!
Sì..., ma non solo quelli
che tu amasti e ti amarono, sventurata.
Rosalìa de Castro da Sulle Rive del Sar
Anima che fuggire vuoi te stessa,
che vai cercando nelle altre, insensata?
Se in te secca è la fonte del conforto,
secche tutte le fonti troverai.
Ci sono, è vero, ancora stelle in cielo
e nella terra fiori profumati!
Sì..., ma non solo quelli
che tu amasti e ti amarono, sventurata.
Rosalìa de Castro da Sulle Rive del Sar
(Trad. M. Pinna)
Ultima modifica di varanasy il Dom 29 Mag 2011 - 13:11 - modificato 1 volta.
varanasy- Messaggi : 1553
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Re: L'angolo della poesia
XI
Io vo sognando cammini
della sera. Le dorate
colline, i verdi pini,
le polverose querci!...
Dove il cammino andrà?
Io vo cantando,viandante
lungo il sentiero...
-Precipita la sera-.
"Dentro il cuore tenevo
la spina di un amore;
un dì potei strapparmela:
non sento più il mio cuore".
Tutta la campagna un istante
rimane, muta e oscura,
meditando. Ruglia il vento
nelle pioppaie del fiume.
Sempre più s'abbuia la sera;
e serpeggia il cammino
e fiocamente biancheggia,
s'intorbida e dispare.
Il mio canto torna a gemere:
"Acuta spina dorata,
oh, potessi sentirti
dentro il cuore piantata".
Antonio Machado da Solitudini
Io vo sognando cammini
della sera. Le dorate
colline, i verdi pini,
le polverose querci!...
Dove il cammino andrà?
Io vo cantando,viandante
lungo il sentiero...
-Precipita la sera-.
"Dentro il cuore tenevo
la spina di un amore;
un dì potei strapparmela:
non sento più il mio cuore".
Tutta la campagna un istante
rimane, muta e oscura,
meditando. Ruglia il vento
nelle pioppaie del fiume.
Sempre più s'abbuia la sera;
e serpeggia il cammino
e fiocamente biancheggia,
s'intorbida e dispare.
Il mio canto torna a gemere:
"Acuta spina dorata,
oh, potessi sentirti
dentro il cuore piantata".
Antonio Machado da Solitudini
(Trad. O. Macrì)
varanasy- Messaggi : 1553
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Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
ONAN
Il tuo corpo, da te disertato,
ascetici gli occhi delle tue fonti abissali,
scopri intorno a che durezza stringerai le mani.
Gli alvei rotti del piacere, per le membra
ti insegnano il violento lavoro
che ti inumidirà il ventre,
polla impossibile per le tue labbra aride.
Innumerevoli lingue la carne ti percorrono
succhiandoti le tempie e ghiacciando la schiena;
tulle d'argento inzuppandoti i peli.
L'ultima scossa ti riversa la testa,
gli occhi chiusi, il tuo collo invano aspetta
di essere roso da un avido morso,
poiché l'ardore, già, scende, per le tue cosce.
Ana Rossetti
Il tuo corpo, da te disertato,
ascetici gli occhi delle tue fonti abissali,
scopri intorno a che durezza stringerai le mani.
Gli alvei rotti del piacere, per le membra
ti insegnano il violento lavoro
che ti inumidirà il ventre,
polla impossibile per le tue labbra aride.
Innumerevoli lingue la carne ti percorrono
succhiandoti le tempie e ghiacciando la schiena;
tulle d'argento inzuppandoti i peli.
L'ultima scossa ti riversa la testa,
gli occhi chiusi, il tuo collo invano aspetta
di essere roso da un avido morso,
poiché l'ardore, già, scende, per le tue cosce.
Ana Rossetti
(Trad. M. G. Profeti)
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Verso sud
Zenit
Tutti quei rimpianti
Quei giardini sconfinati
Dove modula il rospo un tenero grido d'azzurro
La cerva del silenzio sperduto rapida passa
Un usignolo straziato dall'amore canta sul
Tuo corpo giardino di rose che ho colto
I nostri cuori pendono uniti dallo stesso melograno
E i fiori di granato nei nostri sguardi schiusi
Cadendo poco a poco hanno coperto il sentiero.
Guillaume Apollinaire
Zenit
Tutti quei rimpianti
Quei giardini sconfinati
Dove modula il rospo un tenero grido d'azzurro
La cerva del silenzio sperduto rapida passa
Un usignolo straziato dall'amore canta sul
Tuo corpo giardino di rose che ho colto
I nostri cuori pendono uniti dallo stesso melograno
E i fiori di granato nei nostri sguardi schiusi
Cadendo poco a poco hanno coperto il sentiero.
Guillaume Apollinaire
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
La ciocca ritrovata
Lui ritrova nella memoria
La ciocca di lei castana
Non par vero ma ti ricordi
Dei nostri due destini stanchi
Di boulevard de la Chapelle
Del bel Montmartre e di Auteuil
Me lo ricordo mormora lei
Il giorno che ho passato la tua soglia
Vi cadde come un autunno
La ciocca del mio ricordo
E la sorte di noi che ti stupisce
Si sposa al giorno che finisce.
Guillaume Apollinaire
Lui ritrova nella memoria
La ciocca di lei castana
Non par vero ma ti ricordi
Dei nostri due destini stanchi
Di boulevard de la Chapelle
Del bel Montmartre e di Auteuil
Me lo ricordo mormora lei
Il giorno che ho passato la tua soglia
Vi cadde come un autunno
La ciocca del mio ricordo
E la sorte di noi che ti stupisce
Si sposa al giorno che finisce.
Guillaume Apollinaire
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Torno ai vernacoli 
A madonna d' 'e mandarine
Quanno ncielo n'angiulillo
nun fa chello c'ha da fa',
'o Signore int'a na cella
scura scura 'o fa nzerrà.
Po' se vota a n'ato e dice:
-Fa venì San Pietro ccà!
E San Pietro cumparisce:
-Neh, Signò, che nuvità?
-Dint' 'a cella scura scura
n'angiulillo sta nzerrato:
miettammillo a pane e acqua
pecche ha fatto nu peccato!
E San Pietro acala 'a capa
e risponne: -Sissignore!
Dice Dio: -Ma statt'attiento
ch'ha da sta' vintiquatt'ore!
L 'angiulillo, da llà dinto,
fa sentì tanta lamiente. ..
-Meh, Signò, dice San Pietro,
pe' sta vota. ..nun fa niente. ..
-Nonzignore! Accussì voglio!
Statte zitto! dice Dio;
si no ognuno se ne piglia! .
'N Paraviso cumann 'io !
E San Pietro avota 'e spalle.
Da la cella scura scura
l'angiulillo chiagne e sbatte,
dice 'e metterse paura!
Ma 'a Madonna, quanno ognuno
sta durmenno a suonne chine ,
annascuso 'e tuttequante
va e lle porta 'e mandarine'

A madonna d' 'e mandarine
Quanno ncielo n'angiulillo
nun fa chello c'ha da fa',
'o Signore int'a na cella
scura scura 'o fa nzerrà.
Po' se vota a n'ato e dice:
-Fa venì San Pietro ccà!
E San Pietro cumparisce:
-Neh, Signò, che nuvità?
-Dint' 'a cella scura scura
n'angiulillo sta nzerrato:
miettammillo a pane e acqua
pecche ha fatto nu peccato!
E San Pietro acala 'a capa
e risponne: -Sissignore!
Dice Dio: -Ma statt'attiento
ch'ha da sta' vintiquatt'ore!
L 'angiulillo, da llà dinto,
fa sentì tanta lamiente. ..
-Meh, Signò, dice San Pietro,
pe' sta vota. ..nun fa niente. ..
-Nonzignore! Accussì voglio!
Statte zitto! dice Dio;
si no ognuno se ne piglia! .
'N Paraviso cumann 'io !
E San Pietro avota 'e spalle.
Da la cella scura scura
l'angiulillo chiagne e sbatte,
dice 'e metterse paura!
Ma 'a Madonna, quanno ognuno
sta durmenno a suonne chine ,
annascuso 'e tuttequante
va e lle porta 'e mandarine'
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Tristezze della luna
La luna sogna, stasera, con più pigra mollezza;
come una bella che, su pile di cuscini,
con mano distratta e leggera accarezza
prima d'addormentarsi la curva dei suoi seni.
Sulla serica groppa di morbide valanghe,
s'abbandona sfinita ad un lungo deliquio,
mentre gli occhi le vagano sulle visioni bianche
come fioriture salienti nel turchino.
Quando su questo globo, nel suo languore ozioso,
lascia a volte in segreto scivolare una lacrima,
un poeta pietoso, nemico del sonno, raccoglie
nel cavo della mano quella lacrima pallida,
iridata come un frammento d'opale, e la ripone
nel suo cuore, lontano dagli sguardi del sole.
Charles Baudelaire
La luna sogna, stasera, con più pigra mollezza;
come una bella che, su pile di cuscini,
con mano distratta e leggera accarezza
prima d'addormentarsi la curva dei suoi seni.
Sulla serica groppa di morbide valanghe,
s'abbandona sfinita ad un lungo deliquio,
mentre gli occhi le vagano sulle visioni bianche
come fioriture salienti nel turchino.
Quando su questo globo, nel suo languore ozioso,
lascia a volte in segreto scivolare una lacrima,
un poeta pietoso, nemico del sonno, raccoglie
nel cavo della mano quella lacrima pallida,
iridata come un frammento d'opale, e la ripone
nel suo cuore, lontano dagli sguardi del sole.
Charles Baudelaire
varanasy- Messaggi : 1553
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Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Continuando le mie ricerche sulla poesia persiana ho trovato questa
Apro la finestra, larga come il mondo intero:
la strada è vuota
gli alberi sono smarriti nella notte
i rami non si muovono
l’acqua è stanca di scorrere.
Tu non sei qui
e nulla si muove.
Tu non sei qui
e il cuore batte invano.
Tu non sei qui
e la voce del fiume non porta alcun messaggio
e le valli non dicono nulla di comprensibile.
Quando tu non sei qui
le notti scoloriscono i nostri volti
e il segreto della vita resta nascosto.
In tua assenza
il buio copre il verde dell’erba
e le sorgenti tacciono.
Quando chiudi gli occhi
l’erba verde si copre di dubbi.
Tu soffi
e l’acqua si risveglia.
Tu cammini
e gli specchi risplendono.
Ma la strada è vuota
e tu non tornerai
e i miei occhi si chiuderanno nell’attesa.
Sohrab Sepehri
http://it.wikipedia.org/wiki/Sohrab_Sepehri
Apro la finestra, larga come il mondo intero:
la strada è vuota
gli alberi sono smarriti nella notte
i rami non si muovono
l’acqua è stanca di scorrere.
Tu non sei qui
e nulla si muove.
Tu non sei qui
e il cuore batte invano.
Tu non sei qui
e la voce del fiume non porta alcun messaggio
e le valli non dicono nulla di comprensibile.
Quando tu non sei qui
le notti scoloriscono i nostri volti
e il segreto della vita resta nascosto.
In tua assenza
il buio copre il verde dell’erba
e le sorgenti tacciono.
Quando chiudi gli occhi
l’erba verde si copre di dubbi.
Tu soffi
e l’acqua si risveglia.
Tu cammini
e gli specchi risplendono.
Ma la strada è vuota
e tu non tornerai
e i miei occhi si chiuderanno nell’attesa.
Sohrab Sepehri
http://it.wikipedia.org/wiki/Sohrab_Sepehri
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
bella bella bella
se anche non troveremo Hafez, o tarderemo, la sua ricerca ci farà conoscere altri poeti e altre poesie belle come questa che hai postato

se anche non troveremo Hafez, o tarderemo, la sua ricerca ci farà conoscere altri poeti e altre poesie belle come questa che hai postato

varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
La Queen dedica :D
Giocosa e senza pretese...
La ballata del Gelese!
Multiforme, misterioso,
del sarcasmo fa uno stile,
si sa rendere assai odioso,
e talvolta anche infantile.
Ma se serve, all'occorrenza,
sa brillare veramente,
di vivace intelligenza
è dotata la sua mente.
E' un amico che ti ascolta,
è presente e premuroso
anche se, la prima volta,
sembrerebbe fastidioso.
Simpatia non gli difetta,
umorismo ne ha a palate,
ogni giorno ci diletta,
ci rallegra le serate.
La passione in lui abbonda,
ha una gran sensibilità
che per quanto lo nasconda,
noi sappiamo che ce l'ha
Che farei senza il Gelese,
questo proprio non saprei,
più che rendere palese
quanto conta agli occhi miei.
Spero tanto che gradisca
queste righe dedicate,
per quanto io capisca
che son proprio risicate
La ballata del Gelese!

Multiforme, misterioso,
del sarcasmo fa uno stile,
si sa rendere assai odioso,
e talvolta anche infantile.
Ma se serve, all'occorrenza,
sa brillare veramente,
di vivace intelligenza
è dotata la sua mente.
E' un amico che ti ascolta,
è presente e premuroso
anche se, la prima volta,
sembrerebbe fastidioso.
Simpatia non gli difetta,
umorismo ne ha a palate,
ogni giorno ci diletta,
ci rallegra le serate.
La passione in lui abbonda,
ha una gran sensibilità
che per quanto lo nasconda,
noi sappiamo che ce l'ha

Che farei senza il Gelese,
questo proprio non saprei,
più che rendere palese
quanto conta agli occhi miei.
Spero tanto che gradisca
queste righe dedicate,
per quanto io capisca
che son proprio risicate

Re: L'angolo della poesia
QueenMillennia ha scritto:Giocosa e senza pretese...
La ballata del Gelese!![]()
Multiforme, misterioso,
del sarcasmo fa uno stile,
si sa rendere assai odioso,
e talvolta anche infantile.
Ma se serve, all'occorrenza,
sa brillare veramente,
di vivace intelligenza
è dotata la sua mente.
E' un amico che ti ascolta,
è presente e premuroso
anche se, la prima volta,
sembrerebbe fastidioso.
Simpatia non gli difetta,
umorismo ne ha a palate,
ogni giorno ci diletta,
ci rallegra le serate.
La passione in lui abbonda,
ha una gran sensibilità
che per quanto lo nasconda,
noi sappiamo che ce l'ha
Che farei senza il Gelese,
questo proprio non saprei,
più che rendere palese
quanto conta agli occhi miei.
Spero tanto che gradisca
queste righe dedicate,
per quanto io capisca
che son proprio risicate
ahahha, ma dove l'hai trovata????
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:QueenMillennia ha scritto:
La ballata del Gelese!![]()
ahahha, ma dove l'hai trovata????
trovata? Ma come trovata??? L'ho scritta io...!!!

Te l'avevo promessa, una dedica in rima



Re: L'angolo della poesia
F A N T A S T I C A!
Sono commosso...
grazie
Sono commosso...

grazie
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Sempre sulle tracce di Hafez
Non so perché la gente dice che i cavalli sono gentili
E i colombi sono belli
E nessuno invece alleva avvoltoi.
Non so perché un bocciolo di trifoglio
È considerato più umile di un tulipano rosso.
Dobbiamo lavare i nostri occhi
Dobbiamo vedere diversamente le cose
Dobbiamo lavare le parole
Le parole possono essere vento
Le parole possono essere pioggia
Dovremmo chiudere gli ombrelli
Dovremmo camminare sotto la pioggia
Dovremmo portare la nostra mente e i nostri ricordi
Sotto la pioggia, con tutta la gente della città
Dovremmo sentire la pioggia.
Sotto la pioggia si possono trovare amici
Si può cercare l’amore
Sotto la pioggia si dovrebbe dormire con una donna
E fare giochi d’amore.
Sotto la pioggia le cose possono essere scritte
le parole possono essere dette
il loto può essere piantato.
La vita è continua saturazione
La vita è nuotare nell’acqua di questo momento.
Leviamo i nostri abiti
L’acqua è a un solo passo
Assaporiamo la luminosità.
Sohrab Sepehri
Non so perché la gente dice che i cavalli sono gentili
E i colombi sono belli
E nessuno invece alleva avvoltoi.
Non so perché un bocciolo di trifoglio
È considerato più umile di un tulipano rosso.
Dobbiamo lavare i nostri occhi
Dobbiamo vedere diversamente le cose
Dobbiamo lavare le parole
Le parole possono essere vento
Le parole possono essere pioggia
Dovremmo chiudere gli ombrelli
Dovremmo camminare sotto la pioggia
Dovremmo portare la nostra mente e i nostri ricordi
Sotto la pioggia, con tutta la gente della città
Dovremmo sentire la pioggia.
Sotto la pioggia si possono trovare amici
Si può cercare l’amore
Sotto la pioggia si dovrebbe dormire con una donna
E fare giochi d’amore.
Sotto la pioggia le cose possono essere scritte
le parole possono essere dette
il loto può essere piantato.
La vita è continua saturazione
La vita è nuotare nell’acqua di questo momento.
Leviamo i nostri abiti
L’acqua è a un solo passo
Assaporiamo la luminosità.
Sohrab Sepehri
varanasy- Messaggi : 1553
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Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Io non sono una storia che puoi raccontare,
non sono una canzone che puoi cantare,
non sono un suono che puoi udire,
non sono neppure questo che puoi vedere
né quello che puoi conoscere.
Io sono una sofferenza che anche tu puoi provare,
chiamami con un grido.
Gli alberi parlano con il bosco, l’erba con la terra,
le stelle con le galassie. E io parlo con te.
Dimmi il tuo nome, dammi le tue mani,
dimmi le tue parole, dammi il tuo cuore.
Io ho scoperto le tue radici.
Attraverso le tue labbra ho parlato al Tutto,
le tue mani sono sorelle delle mie.
In una luminosa solitudine ho gridato con te
per quelli che sono vivi.
In un oscuro cimitero ho cantato con te
la più bella canzone perché quelli morti quest’anno
erano le persone che amavano di più i vivi.
Dammi le tue mani. Le tue mani mi sono familiari.
Oh tu, che ho scoperto molto tardi.
Io parlo con te come le nuvole parlano con la tempesta,
come l’erba parla con la terra,
come la pioggia parla al mare,
come gli uccelli parlano alla primavera,
come gli alberi parlano al bosco.
Perché ho scoperto le tue radici,
perché la mia voce è sorella della tua.
Ahmad Shamlu
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
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Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Vara, sono commossa da cotanta bellezza...
Kimono- Messaggi : 1174
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Re: L'angolo della poesia
Kimono ha scritto:Vara, sono commossa da cotanta bellezza...

varanasy- Messaggi : 1553
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Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
varanasy ha scritto:Kimono ha scritto:Vara, sono commossa da cotanta bellezza...Vero Kim? sono belle, bellissime...
di più!


Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
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