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L'angolo della poesia
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Re: L'angolo della poesia
ma io so apprezzare e mi bastagelese ha scritto:bel pensiero.Dandix ha scritto:varanasy ha scritto:mi piace questaDandix ha scritto:Io ti amo
<blockquote>
</blockquote>
Vara, TI GIURO che quando l'ho postata ti ho pensato
e se non le basta...

varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:bel pensiero.Dandix ha scritto:varanasy ha scritto:mi piace questaDandix ha scritto:Io ti amo
<BLOCKQUOTE>
</BLOCKQUOTE>
Vara, TI GIURO che quando l'ho postata ti ho pensato
e se non le basta...
Geleeeeeeeeeeeeee

Vara, non dar retta a sto scostumato!!
Dandix- Messaggi : 115
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Il cuore che ride
la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina
dell'arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c'è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la
morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l'hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in
te.
Charles Bukowski
la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina
dell'arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c'è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la
morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l'hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in
te.
Charles Bukowski
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Tallo, Tallo, pederasta molle
piú del pelo di coniglio,
del midollo d'oca
o del lobo di un orecchio,
piú del pene flaccido dei vecchi
o d'una ragnatela muffita,
ma anche piú rapace, Tallo,
d'una tempesta rabbiosa
quando la luna ti offre
un donnaiolo che sbadiglia;
avanti, rendimi il mantello
che m'hai rubato,
e il fazzoletto di Sétabi,
i pizzi di Bitinia,
che tu, sciocco, ostenti
come fossero di casa tua.
Strappali dai tuoi artigli
e ridammeli, ora, subito,
se non vuoi
che sulla tua schiena di velluto,
sulle tue mani mollicce
la sferza t'imprima la vergogna
di un marchio di fuoco
e tu debba agitarti
contro natura
come un guscio di nave
sorpreso nel mare in burrasca
dalla furia del vento.
piú del pelo di coniglio,
del midollo d'oca
o del lobo di un orecchio,
piú del pene flaccido dei vecchi
o d'una ragnatela muffita,
ma anche piú rapace, Tallo,
d'una tempesta rabbiosa
quando la luna ti offre
un donnaiolo che sbadiglia;
avanti, rendimi il mantello
che m'hai rubato,
e il fazzoletto di Sétabi,
i pizzi di Bitinia,
che tu, sciocco, ostenti
come fossero di casa tua.
Strappali dai tuoi artigli
e ridammeli, ora, subito,
se non vuoi
che sulla tua schiena di velluto,
sulle tue mani mollicce
la sferza t'imprima la vergogna
di un marchio di fuoco
e tu debba agitarti
contro natura
come un guscio di nave
sorpreso nel mare in burrasca
dalla furia del vento.
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
si, ma io voglio sapere l'autoregelese ha scritto:Tallo, Tallo, pederasta molle
piú del pelo di coniglio,
del midollo d'oca
o del lobo di un orecchio,
piú del pene flaccido dei vecchi
o d'una ragnatela muffita,
ma anche piú rapace, Tallo,
d'una tempesta rabbiosa
quando la luna ti offre
un donnaiolo che sbadiglia;
avanti, rendimi il mantello
che m'hai rubato,
e il fazzoletto di Sétabi,
i pizzi di Bitinia,
che tu, sciocco, ostenti
come fossero di casa tua.
Strappali dai tuoi artigli
e ridammeli, ora, subito,
se non vuoi
che sulla tua schiena di velluto,
sulle tue mani mollicce
la sferza t'imprima la vergogna
di un marchio di fuoco
e tu debba agitarti
contro natura
come un guscio di nave
sorpreso nel mare in burrasca
dalla furia del vento.


varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
è uno dei carmi di catullo.varanasy ha scritto:gelese ha scritto:Tallo, Tallo, pederasta molle
piú del pelo di coniglio,
del midollo d'oca
o del lobo di un orecchio,
piú del pene flaccido dei vecchi
o d'una ragnatela muffita,
ma anche piú rapace, Tallo,
d'una tempesta rabbiosa
quando la luna ti offre
un donnaiolo che sbadiglia;
avanti, rendimi il mantello
che m'hai rubato,
e il fazzoletto di Sétabi,
i pizzi di Bitinia,
che tu, sciocco, ostenti
come fossero di casa tua.
Strappali dai tuoi artigli
e ridammeli, ora, subito,
se non vuoi
che sulla tua schiena di velluto,
sulle tue mani mollicce
la sferza t'imprima la vergogna
di un marchio di fuoco
e tu debba agitarti
contro natura
come un guscio di nave
sorpreso nel mare in burrasca
dalla furia del vento.
si, ma io voglio sapere l'autore![]()
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gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
A questo punto
A questo punto smetti
dice l'ombra.
T'ho accompagnato in guerra e in pace e anche
nell'intermedio,
sono stata per te l'esaltazione e il tedio,
t'ho insufflato virtù che non possiedi,
vizi che non avevi. Se ora mi stacco
da te non avrai pena, sarai lieve
più delle foglie, mobile come il vento.
Devo alzare la maschera, io sono il tuo pensiero,
sono il tuo in-necessario, l'inutile tua scorza.
A questo punto smetti, strappati dal mio fiato
e cammina nel cielo come un razzo.
C'è ancora un lume all'orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi non esserlo
per amore di un'ombra. T'ho ingannato
ma ora ti dico a questo punto smetti.
Il tuo peggio e il tuo meglio non t'appartengono
e per quello che avrai puoi fare a meno
di un'ombra. A questo punto
guarda con i tuoi occhi e anche senz'occhi
Eugenio Montale
A questo punto smetti
dice l'ombra.
T'ho accompagnato in guerra e in pace e anche
nell'intermedio,
sono stata per te l'esaltazione e il tedio,
t'ho insufflato virtù che non possiedi,
vizi che non avevi. Se ora mi stacco
da te non avrai pena, sarai lieve
più delle foglie, mobile come il vento.
Devo alzare la maschera, io sono il tuo pensiero,
sono il tuo in-necessario, l'inutile tua scorza.
A questo punto smetti, strappati dal mio fiato
e cammina nel cielo come un razzo.
C'è ancora un lume all'orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi non esserlo
per amore di un'ombra. T'ho ingannato
ma ora ti dico a questo punto smetti.
Il tuo peggio e il tuo meglio non t'appartengono
e per quello che avrai puoi fare a meno
di un'ombra. A questo punto
guarda con i tuoi occhi e anche senz'occhi
Eugenio Montale
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
......e Iddio...vedendo che l'impresa era una cosa buona
decise di dare la sua benedizione alla coraggiosa ragazza
la ragazza chiamò a sè il gruppo dei suoi compagni di avventura, proponendogli di condividere con lei l'ardua impresa di contrastare il nulla che avanza
...la ragazza cominciò a costruire il futuro regno che sarebbe diventato
il regno dei compagni di avventura che con lei condivisero
la ragazza diventò la regina del regno, e i suoi compagni di avventura divennero gli abitanti del regno....
....e insieme divennero i cavalieri e le cavallerizze dell'impresa....
..l'impresa di contrastare il nulla che avanza....
decise di dare la sua benedizione alla coraggiosa ragazza
la ragazza chiamò a sè il gruppo dei suoi compagni di avventura, proponendogli di condividere con lei l'ardua impresa di contrastare il nulla che avanza
...la ragazza cominciò a costruire il futuro regno che sarebbe diventato
il regno dei compagni di avventura che con lei condivisero
la ragazza diventò la regina del regno, e i suoi compagni di avventura divennero gli abitanti del regno....
....e insieme divennero i cavalieri e le cavallerizze dell'impresa....
..l'impresa di contrastare il nulla che avanza....
telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: L'angolo della poesia
SE TU MI DIMENTICHI
Voglio che tu sappia
una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè ti avrò già dimenticato.
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora,
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile,
se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
oh, amore mio,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore,
e finchè tu vivrai staro' tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
(P. Neruda)
Voglio che tu sappia
una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè ti avrò già dimenticato.
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora,
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile,
se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
oh, amore mio,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore,
e finchè tu vivrai staro' tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
(P. Neruda)
Dandix- Messaggi : 115
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
A Maria
O diletta e dolce sposa,
ti rivedo con la mente
elegante e sorridente,
bella e fresca come rosa.
Mi sovvengo lentamente
dei begli occhi e di quel viso;
e la luce di un sorriso
ora brilla nella mente.
Sorridevi facilmente,
suscitando dentro il cuore
dolci palpiti d'amore
non di rado, certamente.
Io ricordo con diletto;
la dolcezza di quel viso
lo splendore del sorriso;
la gran fiamma di quel petto.
E ripenso con dolore
alla vita di studente:
triste e amara; solamente
consolata dall'amore.
Or che sono vecchierello,
mi rimane nella mente
e mi culla dolcemente,
quell'amore grande e bello;
che molceva l'amarezza
che provavo, giovinetto,
senza madre, senz'affetto
né sorriso né carezza.
E conservo dentro il cuore
un tesoro: quei tre figli
- belli e puri come gigli -
che mi desti per amore!
G. Pecora
O diletta e dolce sposa,
ti rivedo con la mente
elegante e sorridente,
bella e fresca come rosa.
Mi sovvengo lentamente
dei begli occhi e di quel viso;
e la luce di un sorriso
ora brilla nella mente.
Sorridevi facilmente,
suscitando dentro il cuore
dolci palpiti d'amore
non di rado, certamente.
Io ricordo con diletto;
la dolcezza di quel viso
lo splendore del sorriso;
la gran fiamma di quel petto.
E ripenso con dolore
alla vita di studente:
triste e amara; solamente
consolata dall'amore.
Or che sono vecchierello,
mi rimane nella mente
e mi culla dolcemente,
quell'amore grande e bello;
che molceva l'amarezza
che provavo, giovinetto,
senza madre, senz'affetto
né sorriso né carezza.
E conservo dentro il cuore
un tesoro: quei tre figli
- belli e puri come gigli -
che mi desti per amore!
G. Pecora
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
IL CANTICO DEI CANTICI
Preludio (1,1-4)
Amabilità dello sposo
La sposa
Mi baci coi baci della tua bocca!...
Più dolci del vino sono i tuoi amori,
soavi sono i tuoi aromi all'odore,
un profumo diffuso è il tuo nome,
per questo le fanciulle ti amano.
Attirami dietro a te: corriamo!
Il re m'introdusse nelle sue stanze...
Gioiremo, esulteremo in te.
Celebreremo i tuoi amori più del vino:
si ha ragione d'amarti!
Salomone
Preludio (1,1-4)
Amabilità dello sposo
La sposa
Mi baci coi baci della tua bocca!...
Più dolci del vino sono i tuoi amori,
soavi sono i tuoi aromi all'odore,
un profumo diffuso è il tuo nome,
per questo le fanciulle ti amano.
Attirami dietro a te: corriamo!
Il re m'introdusse nelle sue stanze...
Gioiremo, esulteremo in te.
Celebreremo i tuoi amori più del vino:
si ha ragione d'amarti!
Salomone
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Primi Incontri Fra Lo Sposo E La Sposa (1,5-2,7)
La sposa si presenta
La sposa
Bruna son io e pur leggiadra,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come i padiglioni di Salomone.
Non fate caso se sono bruna,
perché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre, adirati con me,
mi posero guardiana delle vigne;
la mia vigna, la mia non la guardo.
Desiderio della sposa
Dimmi tu, amato del mio cuore:
dove pasci, dove riposi al meriggio?
affinché io non sia come errabonda
dietro ai greggi dei tuoi compagni.
Il coro
Se non lo sai, o bella fra le donne,
esci sulle orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
La sposa si presenta
La sposa
Bruna son io e pur leggiadra,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come i padiglioni di Salomone.
Non fate caso se sono bruna,
perché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre, adirati con me,
mi posero guardiana delle vigne;
la mia vigna, la mia non la guardo.
Desiderio della sposa
Dimmi tu, amato del mio cuore:
dove pasci, dove riposi al meriggio?
affinché io non sia come errabonda
dietro ai greggi dei tuoi compagni.
Il coro
Se non lo sai, o bella fra le donne,
esci sulle orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Colloquio fra gli sposi
Lo sposo
A corsiera dei cocchi di Faraone
io rassomiglio te, amica mia;
belle le tue guance tra i monili,
il tuo collo fra le perle!
Fregi d'oro eseguiremo per te,
con trapunti d'argento.
La sposa
Mentre si trova il re sul suo divano,
il nardo mio spande il suo profumo,
borsetta di mirra è per me il mio diletto,
posata sul mio petto;
grappolo di cipro è per me il mio diletto,
nelle vigne d'En-Gaddi.
Lo sposo
Quanto sei bella, amica mia,
quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombi...
La sposa
Quanto sei bello, o mio diletto,
quanto sei grazioso!
Il letto nostro è tutto verdeggiante!
Lo sposo
Travi di nostra casa sono i cedri,
cipressi le pareti...
La sposa
Un narciso di Saron io sono,
un giglio delle valli...
Lo sposo
Quale tra i cardi il giglio,
tal è l'amica mia tra le fanciulle.
La sposa
Qual melo tra gli alberi del bosco,
così tra i giovani è il mio diletto:
all'ombra sua, bramata, io m'assido,
dolce è al mio palato il frutto suo.
Nella cella del vino m'introdusse,
e il suo vessillo su di me è l'amore.
Ristoratemi con focacce di uva,
rafforzatemi con mele,
perché languisco d'amore.
La sua sinistra è sotto il mio capo,
e la sua destra mi stringe.
Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle e le cerve del campo,
non svegliate, né scotete il mio amore,
finché a lui non piaccia.
Lo sposo
A corsiera dei cocchi di Faraone
io rassomiglio te, amica mia;
belle le tue guance tra i monili,
il tuo collo fra le perle!
Fregi d'oro eseguiremo per te,
con trapunti d'argento.
La sposa
Mentre si trova il re sul suo divano,
il nardo mio spande il suo profumo,
borsetta di mirra è per me il mio diletto,
posata sul mio petto;
grappolo di cipro è per me il mio diletto,
nelle vigne d'En-Gaddi.
Lo sposo
Quanto sei bella, amica mia,
quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombi...
La sposa
Quanto sei bello, o mio diletto,
quanto sei grazioso!
Il letto nostro è tutto verdeggiante!
Lo sposo
Travi di nostra casa sono i cedri,
cipressi le pareti...
La sposa
Un narciso di Saron io sono,
un giglio delle valli...
Lo sposo
Quale tra i cardi il giglio,
tal è l'amica mia tra le fanciulle.
La sposa
Qual melo tra gli alberi del bosco,
così tra i giovani è il mio diletto:
all'ombra sua, bramata, io m'assido,
dolce è al mio palato il frutto suo.
Nella cella del vino m'introdusse,
e il suo vessillo su di me è l'amore.
Ristoratemi con focacce di uva,
rafforzatemi con mele,
perché languisco d'amore.
La sua sinistra è sotto il mio capo,
e la sua destra mi stringe.
Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle e le cerve del campo,
non svegliate, né scotete il mio amore,
finché a lui non piaccia.
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
il LUPO
Egli corre nella notte.
Cerca un posto per proteggersi.
Perchè essi lo cacciano ancora?
Il suo cuore....batte così veloce.
Nessun suono... ma gli stanno dietro.
Timidamente egli cerca la sua strada.
Si muove solo per un pò di nutrimento
Forse in branco
Certe volte si sente così solo.
E' l'ultimo della sua razza.
Tutti i suoi compagni sono morti.
L'uomo ha segnato il suo fatale destino
I suoi sogni gli parlano di tempi antichi
Dove lupi e uomini correvano gli uni affianco degli altri.
Quale lucente libertà doveva esserci.
Fu compagno di donne selvagge,
e idolatrato come animale totem.
Ma improvvisamente tutto cambiò
Quando gli uomini con falsi dogmi arrivarono.
Essi lo chiamarono la bestia maligna.
Ma tu sei la vera bestia maligna.
Tu che maledicesti i figli più nobili della natura.
Egli ora piange alla luna.
Una lacrima luccica nelle tenebrose nebbie.
Riesci sentire la serenata dell'ultimo lupo?
Solo egli siede in riva al lago
La sua immagine nelle acque è il suo unico amico.
Riesci a sentire la serenata dell'ultimo lupo?
Andrea Nebel Haugen

Egli corre nella notte.
Cerca un posto per proteggersi.
Perchè essi lo cacciano ancora?
Il suo cuore....batte così veloce.
Nessun suono... ma gli stanno dietro.
Timidamente egli cerca la sua strada.
Si muove solo per un pò di nutrimento
Forse in branco
Certe volte si sente così solo.
E' l'ultimo della sua razza.
Tutti i suoi compagni sono morti.
L'uomo ha segnato il suo fatale destino
I suoi sogni gli parlano di tempi antichi
Dove lupi e uomini correvano gli uni affianco degli altri.
Quale lucente libertà doveva esserci.
Fu compagno di donne selvagge,
e idolatrato come animale totem.
Ma improvvisamente tutto cambiò
Quando gli uomini con falsi dogmi arrivarono.
Essi lo chiamarono la bestia maligna.
Ma tu sei la vera bestia maligna.
Tu che maledicesti i figli più nobili della natura.
Egli ora piange alla luna.
Una lacrima luccica nelle tenebrose nebbie.
Riesci sentire la serenata dell'ultimo lupo?
Solo egli siede in riva al lago
La sua immagine nelle acque è il suo unico amico.
Riesci a sentire la serenata dell'ultimo lupo?
Andrea Nebel Haugen

Re: L'angolo della poesia
IL CULO, CHE MERAVIGLIA
Il culo, che meraviglia.
E' tutto un sorriso, non é mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. E' felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo é il culo,
fuori misura.
Carlos Drummond De Andrade
Il culo, che meraviglia.
E' tutto un sorriso, non é mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. E' felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo é il culo,
fuori misura.
Carlos Drummond De Andrade
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
ma piace anche al SicilianoQueenMillennia ha scritto:un'ode del genere poteva venire solo da un brasiliano
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
QueenMillennia ha scritto:


varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Stanco di tanti eventi, pace alla morte invoco.Come vedere il Merito viver mendicandoe amorfa Nullità ornata d'eleganzae la più pura Fede iniquamente rinnegatae splendidi Onori indegnamente conferitie l'innocente Virtù volgarmente prostituita
e la retta Perfezione indegnamente diffamatae Forza disarmata da Poteri vacillantie Arte al silenzio stretta dalle Autoritàe Follia, fatta dottore, controllar l'Ingegnoe pura Verità con Semplicità confusaed il Bene schiavo servir il comandante Male.Stanco di tutto questo, vorrei andarmene lontano,se non ché morendo, lascerei il mio amore solo.
telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: L'angolo della poesia
AUTUNNO
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
https://www.youtube.com/watch?v=NPSIbYLk2X8&feature=player_detailpage
...con questa musica di sottofondo...
telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: L'angolo della poesia
Ricordo di Maria A.
Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.
E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.
Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
Bertolt Brecht
Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.
E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.
Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
Bertolt Brecht
telemaco- Messaggi : 5048
Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: L'angolo della poesia
Impressioni Di Settembre
Quante gocce di rugiada intorno a me,
cerco il sole ma non c'è…
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odore della terra odor di grano,
sale adagio verso me.
e la vita nel mio petto batte piano,
respira la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno a ancor piú in là,
sembra quasi un mera l'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda…
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo como me:
faccio un passo, lui mi vede, è già
fuggito…
Respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so
sono como, un uomo in cerca di se stesso
no, cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo…
Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già:
il giorno come sempre sarà.
Altri testi su: http://www.angolotesti.it/P/testi_canzoni_premiata_forneria_marconi_4052/testo_canzone_impressioni_di_settembre_140489.html
Tutto su Premiata Forneria+Marconi: http://www.musictory.it/musica/Premiata+Forneria+Marconi
Quante gocce di rugiada intorno a me,
cerco il sole ma non c'è…
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odore della terra odor di grano,
sale adagio verso me.
e la vita nel mio petto batte piano,
respira la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno a ancor piú in là,
sembra quasi un mera l'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda…
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo como me:
faccio un passo, lui mi vede, è già
fuggito…
Respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so
sono como, un uomo in cerca di se stesso
no, cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo…
Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già:
il giorno come sempre sarà.
Altri testi su: http://www.angolotesti.it/P/testi_canzoni_premiata_forneria_marconi_4052/testo_canzone_impressioni_di_settembre_140489.html
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Data d'iscrizione : 03.05.11
Re: L'angolo della poesia
Amo l'imperfezione, amo chi ha sbagliato e si è riscattato, amo chi è caduto e si è a fatica rialzato,
lasciando a terra pezzi di se stesso, amo chi si è perso e si è ritrovato, amo chi si è cercato nei salotti e si è ritrovato sui marciapiedi. Perché la perfezione è troppo per questo mondo e troppo poco per l'altro.
[P. Melone]
lasciando a terra pezzi di se stesso, amo chi si è perso e si è ritrovato, amo chi si è cercato nei salotti e si è ritrovato sui marciapiedi. Perché la perfezione è troppo per questo mondo e troppo poco per l'altro.
[P. Melone]
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