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L'angolo della poesia
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Re: L'angolo della poesia
SUL BIANCO, MIO DEL CUORE
.
Verrà il tempo
della neve
No,
non quella che ha ricoperto i vetri
e sporcato le vie
Quella, no
Ci sarà un cielo bianco
Come bianchi saranno i miei occhi
dentro i tuoi
Cammineremo,
correremo senza fermarci
e tu, non sarai mai stanco
E il sole riscalderà le mani,
e le ginocchia, ma
non scioglierà la neve
.
- e non avrai mai freddo -
.
Danzerai tra gli alberi e
arrampicherai sentieri
che profumano d’aria pulita
e amore
Balleremo insieme
e poi – ancora soli,
in mezzo al mondo
Voleremo nello stesso cielo
Annullando le distanze,
i colori dello sguardo
-e della pelle,
Danzerai
a piedi nudi sul mio cuore
e se mi vedrai dormire
non preoccuparti
che anche se le mie gambe
saranno stanche
io , ballerò con te
felice
come un cucciolo che gioca
- sulla neve
di Maria Grazia Vai
presa da internette,ma ho visto che devo chiedere il permesso,la tengo e poi vedo se la risposta è positiva
Re: L'angolo della poesia
Lieta e lucente macchia d’un amore
colore della stella: il cuore mio
s’è prostrato lontano, a un buio neo,
volto di perla e collo di candela,
chiaror di fronte sotto trecce nere.
Sono il ricciolo e il neo lettere scritte
per agevoli imbrogli, il volto è raso,
le orecchie come l’arco della luna,
nei riccioli di seta ambra è il profumo,
pronto bersaglio per la freccia è il petto.
Un purpureo dolcissimo capriccio
m’ha pescato con l’amo dell’amore,
e poi sostiene che non era vero.
Luce fiamma a crepuscoli sereni,
iride ed eco a giovanetti cuori,
le lunghe dita un cappio affusolato,
andatura da farne imbambolare,
lo schiavo di parole dolci e fiori,
un verde pappagallo appollaiato,
luna, muschio, pantera, aspro leone.
Odori e melodie da inebetire,
resi muti ragione ed intelletto,
l’ora beata che qugli occhi scorsi.
Lunare luna ed assolato sole,
del sole il volto e della notte il velo,
oh, quella mano, oh, i doloroso uncino!
Sguinzagliati strumenti di passione,
son cose da cavar sensi nascosti,
con martello e tenaglie, dalle pietre.
Statura di cipresso, e tondo neo,
re vittorioso ed arabo leone,
con tattica congiunta volse in fuga:
non s’espose, e tremarono gli eroi.
O luce dei miei occhi allucinati,
pura visione m’ha rubato il cuore
Ahmad Nishani; da Poesia dell’Islam
colore della stella: il cuore mio
s’è prostrato lontano, a un buio neo,
volto di perla e collo di candela,
chiaror di fronte sotto trecce nere.
Sono il ricciolo e il neo lettere scritte
per agevoli imbrogli, il volto è raso,
le orecchie come l’arco della luna,
nei riccioli di seta ambra è il profumo,
pronto bersaglio per la freccia è il petto.
Un purpureo dolcissimo capriccio
m’ha pescato con l’amo dell’amore,
e poi sostiene che non era vero.
Luce fiamma a crepuscoli sereni,
iride ed eco a giovanetti cuori,
le lunghe dita un cappio affusolato,
andatura da farne imbambolare,
lo schiavo di parole dolci e fiori,
un verde pappagallo appollaiato,
luna, muschio, pantera, aspro leone.
Odori e melodie da inebetire,
resi muti ragione ed intelletto,
l’ora beata che qugli occhi scorsi.
Lunare luna ed assolato sole,
del sole il volto e della notte il velo,
oh, quella mano, oh, i doloroso uncino!
Sguinzagliati strumenti di passione,
son cose da cavar sensi nascosti,
con martello e tenaglie, dalle pietre.
Statura di cipresso, e tondo neo,
re vittorioso ed arabo leone,
con tattica congiunta volse in fuga:
non s’espose, e tremarono gli eroi.
O luce dei miei occhi allucinati,
pura visione m’ha rubato il cuore
Ahmad Nishani; da Poesia dell’Islam
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Frutto amaro
Io sono un frutto amaro che cade sulla terra.
Così io rimango prigioniero del tempo.
Oh primavera di libertà! La tua grazia, che cosa altro
Potrebbe rendere dolce questo frutto amaro?
La più grande ricchezza di questo modo è la compagnia
degli amici,
separarci da essi è l’agonia della morte.
Ma fin che stanno tutti insieme, gli amici,
Riposando nel profondo cuore di polvere,
Che differenza fa essere vivi o morti.
Il destino mi ha modellato attraverso sofferenze e
tristezza.
Ahimè qual è stata la mia gioia nella coppa della vità?
Come una candela accesa al soffiare del vento
Io tremo, io brucio, …io muoio.
Khalilullah Khalili
Io sono un frutto amaro che cade sulla terra.
Così io rimango prigioniero del tempo.
Oh primavera di libertà! La tua grazia, che cosa altro
Potrebbe rendere dolce questo frutto amaro?
La più grande ricchezza di questo modo è la compagnia
degli amici,
separarci da essi è l’agonia della morte.
Ma fin che stanno tutti insieme, gli amici,
Riposando nel profondo cuore di polvere,
Che differenza fa essere vivi o morti.
Il destino mi ha modellato attraverso sofferenze e
tristezza.
Ahimè qual è stata la mia gioia nella coppa della vità?
Come una candela accesa al soffiare del vento
Io tremo, io brucio, …io muoio.
Khalilullah Khalili
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Il grillo disse un giorno alla formica:
"Il pane per l'inverno tu ce l'hai!
Perche' protesti sempre per il vino?
Aspetta la vendemmia e ce l'avrai."
Mi sembra di sentie mio fratello che aveva un grattacielo nel Peru',
Voleva arrivare fino in cielo e il grattacielo adesso non l'ha piu'.
Finche' la barca va lasciala andare,
Finche' la barca va tu non remare,
Finche' la barca stai a guardare,
Quando l'amore viene il campanello suonera',
Quando l'amore viene il campanello suonera'.
E tu che vivi sempre sotto il sole,
Tra file di ginestri e di lilla'.
Al tuo paese c'e' chi ti vuol bene
Perche' sogni le donne di citta'?
Mi sembra di vedere mia sorella che aveva un fidanzato di Cantu',
Voleva averne uno anche in Cina e il fidanzato adesso non l'ha piu'.
Stasera mi e' suonato il campanello, e' strano io l'amore ce l'ho gia'.
Vorrei aprire in fretta il mio cancello, mi fa morire la curiosita'.
Ma il grillo disse un giorno alla formica:"Il pane per l'inverno tu ce l'hai"
Vorrei aprire in fretta il mio cancello, ma quel cancello io non l'apro mai!
"Il pane per l'inverno tu ce l'hai!
Perche' protesti sempre per il vino?
Aspetta la vendemmia e ce l'avrai."
Mi sembra di sentie mio fratello che aveva un grattacielo nel Peru',
Voleva arrivare fino in cielo e il grattacielo adesso non l'ha piu'.
Finche' la barca va lasciala andare,
Finche' la barca va tu non remare,
Finche' la barca stai a guardare,
Quando l'amore viene il campanello suonera',
Quando l'amore viene il campanello suonera'.
E tu che vivi sempre sotto il sole,
Tra file di ginestri e di lilla'.
Al tuo paese c'e' chi ti vuol bene
Perche' sogni le donne di citta'?
Mi sembra di vedere mia sorella che aveva un fidanzato di Cantu',
Voleva averne uno anche in Cina e il fidanzato adesso non l'ha piu'.
Stasera mi e' suonato il campanello, e' strano io l'amore ce l'ho gia'.
Vorrei aprire in fretta il mio cancello, mi fa morire la curiosita'.
Ma il grillo disse un giorno alla formica:"Il pane per l'inverno tu ce l'hai"
Vorrei aprire in fretta il mio cancello, ma quel cancello io non l'apro mai!
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Kimono ha scritto:Frutto amaro
Io sono un frutto amaro che cade sulla terra.
Così io rimango prigioniero del tempo.
Oh primavera di libertà! La tua grazia, che cosa altro
Potrebbe rendere dolce questo frutto amaro?
La più grande ricchezza di questo modo è la compagnia
degli amici,
separarci da essi è l’agonia della morte.
Ma fin che stanno tutti insieme, gli amici,
Riposando nel profondo cuore di polvere,
Che differenza fa essere vivi o morti.
Il destino mi ha modellato attraverso sofferenze e
tristezza.
Ahimè qual è stata la mia gioia nella coppa della vità?
Come una candela accesa al soffiare del vento
Io tremo, io brucio, …io muoio.
Khalilullah Khalili
vorrei sentirti pronunciare il nome di questo poeta
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
"Khalilullah Khalili"
Soddisfatto?
Soddisfatto?
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
no no, un giorno ci vedremo e me lo dirai velocemente. voglio vedere se non ti mordi la lingua
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
lo pronuncio perfettamente... ti stupirò!
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
STUPISCIMI...Kimono ha scritto:lo pronuncio perfettamente... ti stupirò!
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
الا ای آهوی وحـشی کـجایی
مرا با توسـت چـندین آشـنایی
دو تنها و دو سرگردان دو بیکـس
دد و دامت کمین از پیش و از پـس
بیا تا حال یکدیگر بدانیم
مراد هـم بـجوییم ار توانیم
که میبینم که این دشت مشوش
چراگاهی ندارد خرم و خوش
کـه خواهد شد بگویید ای رفیقان
رفیق بیکـسان یار غریبان
مـگر خـضر مـبارک پی درآید
ز یمـن همتـش کاری گـشاید
مـگر وقـت وفا پروردن آمد
کـه فالـم لا تذرنی فرداً آمد
چنینـم هـسـت یاد از پیر دانا
فراموشـم نـشد, هرگز هـمانا
کـه روزی رهروی در سرزمینی
بـه لطفش گفت رندی رهنشینی
کـه ای سالک چه در انبانه داری
بیا دامی بـنـه گر دانـه داری
جوابـش داد گـفـتا دام دارم
ولی سیمرغ میباید شـکارم
بگفـتا چون به دست آری نشانش
کـه از ما بینشان است آشیانش
چو آن سرو روان شد کاروانی
چو شاخ سرو میکـن دیدهبانی
مده جام می و پای گل از دسـت
ولی غافل مباش از دهر سرمست
لـب سر چشمهای و طرف جویی
نـم اشکی و با خود گفت و گویی
نیاز مـن چـه وزن آرد بدین ساز
که خورشید غنی شد کیسه پرداز
بـه یاد رفـتـگان و دوسـتداران
موافـق گرد با ابر بـهاران
چـنان بیرحـم زد تیغ جدایی
کـه گویی خود نبودهست آشنایی
چو نالان آمدت آب روان پیش
مدد بخـشـش از آب دیده خویش
نـکرد آن هـمدم دیرین مدارا
مسلـمانان مسـلـمانان خدا را
مـگر خـضر مـبارکپی تواند
کـه این تنـها بدان تنـها رساند
تو گوهر بین و از خر مـهره بـگذر
ز طرزی کان نگردد شـهره بـگذر
چو مـن ماهی کلک آرم به تـحریر
تو از نون والقلم میپرس تفـسیر
روان را با خرد درهم سرشـتـم
وز آن تخمی که حاصل بود کشتـم
فرحبخشی در این ترکیب پیداست
کـه نغز شعر و مغز جان اجزاست
بیا وز نـکـهـت این طیب امید
مـشام جان مـعـطر ساز جاوید
که این نافه ز چین جیب حور است
نـه آن آهو که از مردم نفور است
رفیقان قدر یکدیگر بدانید
چو معلوم است شرح از بر مخوانید
مـقالات نصیحـت گو همین است
که سنگانداز هجران در کمین
Hafez...
IO ADORO HAFEZ
مرا با توسـت چـندین آشـنایی
دو تنها و دو سرگردان دو بیکـس
دد و دامت کمین از پیش و از پـس
بیا تا حال یکدیگر بدانیم
مراد هـم بـجوییم ار توانیم
که میبینم که این دشت مشوش
چراگاهی ندارد خرم و خوش
کـه خواهد شد بگویید ای رفیقان
رفیق بیکـسان یار غریبان
مـگر خـضر مـبارک پی درآید
ز یمـن همتـش کاری گـشاید
مـگر وقـت وفا پروردن آمد
کـه فالـم لا تذرنی فرداً آمد
چنینـم هـسـت یاد از پیر دانا
فراموشـم نـشد, هرگز هـمانا
کـه روزی رهروی در سرزمینی
بـه لطفش گفت رندی رهنشینی
کـه ای سالک چه در انبانه داری
بیا دامی بـنـه گر دانـه داری
جوابـش داد گـفـتا دام دارم
ولی سیمرغ میباید شـکارم
بگفـتا چون به دست آری نشانش
کـه از ما بینشان است آشیانش
چو آن سرو روان شد کاروانی
چو شاخ سرو میکـن دیدهبانی
مده جام می و پای گل از دسـت
ولی غافل مباش از دهر سرمست
لـب سر چشمهای و طرف جویی
نـم اشکی و با خود گفت و گویی
نیاز مـن چـه وزن آرد بدین ساز
که خورشید غنی شد کیسه پرداز
بـه یاد رفـتـگان و دوسـتداران
موافـق گرد با ابر بـهاران
چـنان بیرحـم زد تیغ جدایی
کـه گویی خود نبودهست آشنایی
چو نالان آمدت آب روان پیش
مدد بخـشـش از آب دیده خویش
نـکرد آن هـمدم دیرین مدارا
مسلـمانان مسـلـمانان خدا را
مـگر خـضر مـبارکپی تواند
کـه این تنـها بدان تنـها رساند
تو گوهر بین و از خر مـهره بـگذر
ز طرزی کان نگردد شـهره بـگذر
چو مـن ماهی کلک آرم به تـحریر
تو از نون والقلم میپرس تفـسیر
روان را با خرد درهم سرشـتـم
وز آن تخمی که حاصل بود کشتـم
فرحبخشی در این ترکیب پیداست
کـه نغز شعر و مغز جان اجزاست
بیا وز نـکـهـت این طیب امید
مـشام جان مـعـطر ساز جاوید
که این نافه ز چین جیب حور است
نـه آن آهو که از مردم نفور است
رفیقان قدر یکدیگر بدانید
چو معلوم است شرح از بر مخوانید
مـقالات نصیحـت گو همین است
که سنگانداز هجران در کمین
Hafez...
IO ADORO HAFEZ
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:الا ای آهوی وحـشی کـجایی
مرا با توسـت چـندین آشـنایی
دو تنها و دو سرگردان دو بیکـس
دد و دامت کمین از پیش و از پـس
بیا تا حال یکدیگر بدانیم
مراد هـم بـجوییم ار توانیم
که میبینم که این دشت مشوش
چراگاهی ندارد خرم و خوش
کـه خواهد شد بگویید ای رفیقان
رفیق بیکـسان یار غریبان
مـگر خـضر مـبارک پی درآید
ز یمـن همتـش کاری گـشاید
مـگر وقـت وفا پروردن آمد
کـه فالـم لا تذرنی فرداً آمد
چنینـم هـسـت یاد از پیر دانا
فراموشـم نـشد, هرگز هـمانا
کـه روزی رهروی در سرزمینی
بـه لطفش گفت رندی رهنشینی
کـه ای سالک چه در انبانه داری
بیا دامی بـنـه گر دانـه داری
جوابـش داد گـفـتا دام دارم
ولی سیمرغ میباید شـکارم
بگفـتا چون به دست آری نشانش
کـه از ما بینشان است آشیانش
چو آن سرو روان شد کاروانی
چو شاخ سرو میکـن دیدهبانی
مده جام می و پای گل از دسـت
ولی غافل مباش از دهر سرمست
لـب سر چشمهای و طرف جویی
نـم اشکی و با خود گفت و گویی
نیاز مـن چـه وزن آرد بدین ساز
که خورشید غنی شد کیسه پرداز
بـه یاد رفـتـگان و دوسـتداران
موافـق گرد با ابر بـهاران
چـنان بیرحـم زد تیغ جدایی
کـه گویی خود نبودهست آشنایی
چو نالان آمدت آب روان پیش
مدد بخـشـش از آب دیده خویش
نـکرد آن هـمدم دیرین مدارا
مسلـمانان مسـلـمانان خدا را
مـگر خـضر مـبارکپی تواند
کـه این تنـها بدان تنـها رساند
تو گوهر بین و از خر مـهره بـگذر
ز طرزی کان نگردد شـهره بـگذر
چو مـن ماهی کلک آرم به تـحریر
تو از نون والقلم میپرس تفـسیر
روان را با خرد درهم سرشـتـم
وز آن تخمی که حاصل بود کشتـم
فرحبخشی در این ترکیب پیداست
کـه نغز شعر و مغز جان اجزاست
بیا وز نـکـهـت این طیب امید
مـشام جان مـعـطر ساز جاوید
که این نافه ز چین جیب حور است
نـه آن آهو که از مردم نفور است
رفیقان قدر یکدیگر بدانید
چو معلوم است شرح از بر مخوانید
مـقالات نصیحـت گو همین است
که سنگانداز هجران در کمین
Hafez...
IO ADORO HAFEZ
tu sì che sai sempre come stupirmi!
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
io sono estasiata.....e profondamente colpita dal 18° verso
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
la Fede
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
TRILUSSA
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
TRILUSSA
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Bonsenso pratico
di Trilussa
Quanno, de notte, sparsero la voce
che un Fantasma girava sur castello,
tutta la folla corse e, ner vedello,
cascò in ginocchio co' le braccia in croce.
Ma un vecchio restò in piedi, e francamente
voleva dije che nun c'era gnente.
Poi ripensò: "Sarebbe una pazzia.
Io, senza dubbio, vede ch'è un lenzolo:
ma, più che di' la verità da solo,
preferisco sbajamme in compagnia.
Dunque è un Fantasma, senza discussione".
E pure lui se mise a pecorone
di Trilussa
Quanno, de notte, sparsero la voce
che un Fantasma girava sur castello,
tutta la folla corse e, ner vedello,
cascò in ginocchio co' le braccia in croce.
Ma un vecchio restò in piedi, e francamente
voleva dije che nun c'era gnente.
Poi ripensò: "Sarebbe una pazzia.
Io, senza dubbio, vede ch'è un lenzolo:
ma, più che di' la verità da solo,
preferisco sbajamme in compagnia.
Dunque è un Fantasma, senza discussione".
E pure lui se mise a pecorone
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:
Hafez...
IO ADORO HAFEZ
la poesia sono riuscito a leggerla
ma non capisco cosa c'è scritto qui

Re: L'angolo della poesia
Nessuno puo' rivelarvi nulla
se non cio' che già si trova
in stato di dormiveglia
nell'albeggiare della nostra conoscenza.
L'insegnante che avanza
nell'ombra del tempio,
fra i suoi discepoli,
non trasmette la sua sapienza,
ma piuttosto la sua fede
e la sua amorevolezza.
Se è veramente saggio,
non vi introdurrà
nella casa della sua sapienza,
ma vi accompagnerà
alla soglia
della vostra mente.
Kahlil Gibran
"Il profeta"
se non cio' che già si trova
in stato di dormiveglia
nell'albeggiare della nostra conoscenza.
L'insegnante che avanza
nell'ombra del tempio,
fra i suoi discepoli,
non trasmette la sua sapienza,
ma piuttosto la sua fede
e la sua amorevolezza.
Se è veramente saggio,
non vi introdurrà
nella casa della sua sapienza,
ma vi accompagnerà
alla soglia
della vostra mente.
Kahlil Gibran
"Il profeta"
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
SOFFERENZA
Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi mantenere il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.
Kahlil Gibran
"Il Profeta"
Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi mantenere il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.
Kahlil Gibran
"Il Profeta"
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Portare la nostra parte di notte,
la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire il nostro spazio,
il nostro spazio riempire di disprezzo.
Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!
Emily Dickinson
la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire il nostro spazio,
il nostro spazio riempire di disprezzo.
Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!
Emily Dickinson
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.
Emily Dickinson
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.
Emily Dickinson
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 48
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
SCRITTO SULLA SABBIA
Che il bello e l'incantevole
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri:
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
- effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.
Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.
Hermann Hesse da La felicità, versi e pensieri
Che il bello e l'incantevole
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri:
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
- effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.
Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.
Hermann Hesse da La felicità, versi e pensieri
varanasy- Messaggi : 1553
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Re: L'angolo della poesia
E le cicale
cicale cicale cicale
e la formica
invece non cicale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale
per carnevale
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello..
chi lo sa'..
merlo del castello..
vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Di chi sta' male
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto' bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello
chi lo sa'..
merlo del castello vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Delle cicale
cicale cicale cicale
della formica
invece non ci cale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale.
(H.P.)
cicale cicale cicale
e la formica
invece non cicale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale
per carnevale
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello..
chi lo sa'..
merlo del castello..
vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Di chi sta' male
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto' bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello
chi lo sa'..
merlo del castello vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Delle cicale
cicale cicale cicale
della formica
invece non ci cale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale.
(H.P.)
gelese- Messaggi : 465
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Re: L'angolo della poesia
gelese ha scritto:E le cicale
cicale cicale cicale
e la formica
invece non cicale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale
per carnevale
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello..
chi lo sa'..
merlo del castello..
vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Di chi sta' male
cicale cicale cicale
di chi fa il pianto
cicale ma mica poi tanto
sole rosso fa l'arancia..
di lassu'
luna gialla fa il limone..
di quaggiu'
per cui la quale
cicale cicale cicale
non voglio fare l'altalena..
su e giu'
io sto' bene dove..
ci sei tu
cica cica'..
e questo e' brutto e questo e' bello
chi lo sa'..
merlo del castello vola e va'
cica cica'..
io sto' qua.. ah..
Delle cicale
cicale cicale cicale
della formica
invece non ci cale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale.
(H.P)
Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala...
Gianni Rodari

varanasy- Messaggi : 1553
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Re: L'angolo della poesia
Riverbero infinito
l’eco seriale
della cicala;
esule, oltre
l’afona metrica
del Verbo frantumato.
Adeguato riposo, oro, nel reiterarsi
muto dei ricordi.
l’eco seriale
della cicala;
esule, oltre
l’afona metrica
del Verbo frantumato.
Adeguato riposo, oro, nel reiterarsi
muto dei ricordi.
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
e l'autore?gelese ha scritto:Riverbero infinito
l’eco seriale
della cicala;
esule, oltre
l’afona metrica
del Verbo frantumato.
Adeguato riposo, oro, nel reiterarsi
muto dei ricordi.

varanasy- Messaggi : 1553
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