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L'angolo della poesia
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L'angolo della poesia
Uno spazio dove vivere brevi momenti di emozioni
che solo la poesia, a volte, può regalare...
che solo la poesia, a volte, può regalare...
Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
Ultima modifica di Kimono il Dom 22 Mag 2011 - 19:56 - modificato 1 volta.
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Ascolta il passo breve delle cose
-assai più breve delle tue finestre-
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato:la tua donna.
E' fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c'è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.
Alda Merini
-assai più breve delle tue finestre-
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato:la tua donna.
E' fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c'è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.
Alda Merini
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human la rena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so, ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.
F.Petrarca
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human la rena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so, ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.
F.Petrarca
mariomorelli- Messaggi : 1599
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: L'angolo della poesia
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...
Saffo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...
Saffo
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Come potevo inaugurare la mia presenza qui se non con lui?
La folla
Trilussa
Nun soffià più, risparmia la fatica:
disse una canna ar Vento -
tanto lo sai che nun me spezzi mica...
Io - disse er Vento - sfido
l'arberi secolari e li sconquasso:
ma, de te, me ne rido! Me contento
che te pieghi e t'inchini quanno passo.
La folla
Trilussa
Nun soffià più, risparmia la fatica:
disse una canna ar Vento -
tanto lo sai che nun me spezzi mica...
Io - disse er Vento - sfido
l'arberi secolari e li sconquasso:
ma, de te, me ne rido! Me contento
che te pieghi e t'inchini quanno passo.
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
La Tartaruga
Mentre, una notte, se n'annava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co' la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: - Scema che sei!
Queste so' scappatelle
che costano la pelle... -
Lo so: - rispose lei -
ma, prima de morì, vedo le stelle.
Trilussa
Mentre, una notte, se n'annava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co' la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: - Scema che sei!
Queste so' scappatelle
che costano la pelle... -
Lo so: - rispose lei -
ma, prima de morì, vedo le stelle.
Trilussa
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Le nebbie di Avalon by ''Marion Zimmer Bradley ''
Gli anni passano intorno a noi
sembran diventar più deboli
per illuminarmi il cammino
per vedere, per andare
verso Avalon, isola di fantasie
Se la nebbia andrà via
dalla sponda del lago
potrò alzarmi in piedi
e vivere la vita
se la mente sarà chiara
sarà difficile scordare
Tutto scivola nell'oscurità'
puoi vedermi mentre vado via
puoi sentirmi se ti chiamo
e ti porterò molto in alto
verso Avalon, isola di fantasie
sembran diventar più deboli
per illuminarmi il cammino
per vedere, per andare
verso Avalon, isola di fantasie
Se la nebbia andrà via
dalla sponda del lago
potrò alzarmi in piedi
e vivere la vita
se la mente sarà chiara
sarà difficile scordare
Tutto scivola nell'oscurità'
puoi vedermi mentre vado via
puoi sentirmi se ti chiamo
e ti porterò molto in alto
verso Avalon, isola di fantasie
Re: L'angolo della poesia
Inno alla Bellezza
Vieni dal ciel profondo o l'abisso t'esprime,
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.
Hai dentro gli occhi l'alba e l'occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.
Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t'affanni.
Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l'Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l'Omicidio
ti ballonzola allegro sull'orgoglioso ventre.
Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l'amante sull'amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.
Venga tu dall'inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m'aprono a un Infinito che amo e non conosco?
Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?
C. Baudelaire
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.
Hai dentro gli occhi l'alba e l'occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.
Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t'affanni.
Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l'Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l'Omicidio
ti ballonzola allegro sull'orgoglioso ventre.
Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l'amante sull'amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.
Venga tu dall'inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m'aprono a un Infinito che amo e non conosco?
Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?
C. Baudelaire
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
https://www.youtube.com/watch?v=kYns0ZflqVk
ancora Trilussa
ancora Trilussa
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
L'agave su lo scoglio
O rabido ventare di scirocco
che l'arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d'una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre,commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide ali dell'aria
ora son io
l'agave che s'abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d'alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
E. Montale da Ossi di seppia
O rabido ventare di scirocco
che l'arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d'una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre,commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide ali dell'aria
ora son io
l'agave che s'abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d'alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
E. Montale da Ossi di seppia
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 49
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
La sera
Niente è più caloroso dell'abbraccio
la sera
quando distrutto dagli affanni sprofondi nell'abbandono.
Lì qualcuno sarà disposto ad ascoltarti,
sentirà la tua presenza col tepore che diffondi.
Lì sentirai una presenza;
qualcuno da ascoltare.
Avrà solo l'egoismo di chi vuole portarti un po' alla volta nel suo cuore,
di chi vuole custodirti là dove nascono i pensieri,
la sera.
Giordano Bruno
Niente è più caloroso dell'abbraccio
la sera
quando distrutto dagli affanni sprofondi nell'abbandono.
Lì qualcuno sarà disposto ad ascoltarti,
sentirà la tua presenza col tepore che diffondi.
Lì sentirai una presenza;
qualcuno da ascoltare.
Avrà solo l'egoismo di chi vuole portarti un po' alla volta nel suo cuore,
di chi vuole custodirti là dove nascono i pensieri,
la sera.
Giordano Bruno
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Occhi scuri
Oggi in questa notte calda
dolce come il profumo di fiori esotici,
svegliati ad una vita che scotta.
La mia nostalgia ed il mio amore
e' tutta la mia fortuna e sfortuna
e' scritta come una muta canzone
nel tuo sguardo oscuro da fiaba.
E' la mia nostalgia ed il mio amore,
sfuggito al mondo e ad ogni suo rumore,
si e' costruito nei tuoi occhi oscuri
un segreto trono da re.
Hermann Hesse
Oggi in questa notte calda
dolce come il profumo di fiori esotici,
svegliati ad una vita che scotta.
La mia nostalgia ed il mio amore
e' tutta la mia fortuna e sfortuna
e' scritta come una muta canzone
nel tuo sguardo oscuro da fiaba.
E' la mia nostalgia ed il mio amore,
sfuggito al mondo e ad ogni suo rumore,
si e' costruito nei tuoi occhi oscuri
un segreto trono da re.
Hermann Hesse
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Ero perso con lo sguardo verso il mare
Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale;
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani,
non l'ho colta ma con lei ho condiviso e il profumo e le spine tutte quante.
Ah, stenderei il mio cuore come un tappeto sotto i tuoi passi,
ma temo per i tuoi piedi le spine di cui lo trafiggi.
HAFEZ
L'ho trovata in un blog.
non conoscevo questo Hafez
http://it.wikipedia.org/wiki/Hafez
Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale;
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani,
non l'ho colta ma con lei ho condiviso e il profumo e le spine tutte quante.
Ah, stenderei il mio cuore come un tappeto sotto i tuoi passi,
ma temo per i tuoi piedi le spine di cui lo trafiggi.
HAFEZ
L'ho trovata in un blog.
non conoscevo questo Hafez
http://it.wikipedia.org/wiki/Hafez
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Gele, che meraviglia!
Non lo conoscevo neanch'io
Non lo conoscevo neanch'io
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
e dire che leggo spesso blog e notizie sull'Iran. Come avevo fatto a perdermelo?
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli
GARCIA LORCA
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli
GARCIA LORCA
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia
PABLO NERUDA
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia
PABLO NERUDA
Kimono- Messaggi : 1174
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
A me invece non suona del tutto sconosciuto, ricordo soprattutto il titolo del suo canzoniere Divan, forse conservo pure delle dispense con qualche estratto di quest'opera. Aver letto questa mattina la sua poesia me lo ha riportato alla mente
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 49
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
e non mi hai mai detto niente???varanasy ha scritto:A me invece non suona del tutto sconosciuto, ricordo soprattutto il titolo del suo canzoniere Divan, forse conservo pure delle dispense con qualche estratto di quest'opera. Aver letto questa mattina la sua poesia me lo ha riportato alla mente
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
lo scrivevo questa mattina di là al bar, leggendo mi sono ricordata di un esame di letteratura comparata che stavo preparando e che non ho mai più sostenuto, e in mezzo ai vari testi e rimandi doveva esserci anche il Divan, forse conservo qualcosa a casa dei miei, cercherògelese ha scritto:e non mi hai mai detto niente???varanasy ha scritto:A me invece non suona del tutto sconosciuto, ricordo soprattutto il titolo del suo canzoniere Divan, forse conservo pure delle dispense con qualche estratto di quest'opera. Aver letto questa mattina la sua poesia me lo ha riportato alla mente
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 49
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
ora che ci penso bene. Anche a casa mia di là dovrebbe esserci il divan...
non mi ci siedo da un po'
non mi ci siedo da un po'
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
si, meglio evitare i divani, c'è il rischio di esserne risucchiati....gelese ha scritto:ora che ci penso bene. Anche a casa mia di là dovrebbe esserci il divan...
non mi ci siedo da un po'
e comunque voglio vedere se ritrovo qualcosa di tutto quel materiale
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 49
Località : Toscana
Re: L'angolo della poesia
spero di si, adesso sono curiosovaranasy ha scritto:si, meglio evitare i divani, c'è il rischio di esserne risucchiati....gelese ha scritto:ora che ci penso bene. Anche a casa mia di là dovrebbe esserci il divan...
non mi ci siedo da un po'
e comunque voglio vedere se ritrovo qualcosa di tutto quel materiale
gelese- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.01.11
Re: L'angolo della poesia
Ho recuperato un po' di dispense e, delusione!
Il Divan che ricordavo è il Divan Occidentale-Orientale di Goethe la cui prima edizione è del 1819, nato su ispirazione del Canzoniere del nostro Hafez che, fu pubblicato integralmente tra il 1812/13 in Europa nella versione di Joseph von Hammer.
Per farla breve, non ho estratti del Divan che ci interessa, purtroppo...
Io però adesso lo voglio . Ho cercato in rete ma non l'ho trovato
Il Divan che ricordavo è il Divan Occidentale-Orientale di Goethe la cui prima edizione è del 1819, nato su ispirazione del Canzoniere del nostro Hafez che, fu pubblicato integralmente tra il 1812/13 in Europa nella versione di Joseph von Hammer.
Per farla breve, non ho estratti del Divan che ci interessa, purtroppo...
Io però adesso lo voglio . Ho cercato in rete ma non l'ho trovato
varanasy- Messaggi : 1553
Data d'iscrizione : 03.03.11
Età : 49
Località : Toscana
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